Fiocchi Munizioni. I dazi Usa per ora non preoccupano, l’azienda è a pieno ritmo

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La fabbrica di munizioni di Belledo esporta il 25% dei prodotti negli Usa

Stefano Fiocchi: “Per ora non sono previsti dazi al nostro settore, ma la certezza assoluta non c’è”

LECCO – Lo spauracchio dei dazi americani sui prodotti importati dell’Europa preoccupa e non poco anche le aziende italiane: è soprattutto il settore dell’agroalimentare che rischia di farne le spese nella disputa tra Boeing e Airbus sulla vicenda dei sussidi ricevuti dalla compagnia europea.

Gli Stati Uniti si sono appellati alla World Trade Organization che potrebbe riconoscere agli USA l’imposizione di tariffe su 7,5 miliardi di dollari di export europeo.

Ne andrebbe di mezzo per prima l’industria aeronautica del Vecchio Continente ma i dazi, che dovrebbero attestarsi all’11,2% (gli Usa avevano chiesto il 100% dei rincari), potrebbero estendersi anche ad altri prodotti industriali e della filiera agricola, dei vini e dei formaggi.

Ma la ‘guerra dei dazi’ iniziata da Donald Trump spaventa tutti, soprattutto quelle realtà che hanno trovato nell’America uno dei principali mercati di sbocco. Tra le più importanti, a Lecco, c’è la Fiocchi Munizioni:

“Per quanto ne sappiamo oggi, i dazi non dovrebbero riguardare il settore delle armi, anche la nostra associazione nazionale non ha ricevuto informazioni in quel senso – spiega Stefano Fiocchi,presidente della Fiocchi Munizioni – di decisivo non c’è nulla, non abbiamo la certezza che in futuro non possa accadere. Auspichiamo che ciò non avvenga”.

Stefano Fiocchi, presidente della Fiocchi Munizioni

Business da 33 milioni negli Usa

La Fiocchi Munizioni esporta il 25% dei propri prodotti dalla fabbrica di Lecco negli Stati Uniti, per un valore di circa 33 milioni di euro nel 2018, oltre ad avere una proprio stabilimento produttivo in America. “In passato i volumi d’affari erano più alti. Con la presidenza di Obama si temeva una stretta maggiore sul mercato delle armi, mentre con Trump le dinamiche sono cambiate”.

Nel frattempo, la fabbrica di Belledo ha ripreso a marciare a pieno ritmo: “Ad inizio anno abbiamo affrontato un periodo di cassa integrazione, oggi superato e stiamo recuperando, tanto che abbiamo ripreso anche le assunzioni di personale – spiega Stefano Fiocchi – speriamo che il 2020 mantenga questo trend di crescita. Sul mercato c’è molta competizione che costringe a tenere i prezzi più bassi ma c’è anche una ripresa positiva dei consumi”.