Il “Manifesto” di Terziario Donna: “La differenza di genere è un valore aggiunto”

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Il presidente di Confcommercio Antonio Peccati insieme a Mariangela Tentori presidente del Gruppo lecchese di Terziario Donna

La presidente nazionale Patrizia Di Dio presenta Il Manifesto di Terziario Donna

All’incontro voluto dal Gruppo lecchese guidato da Mariangela Tentori è intervenuta anche l’ex vicesindaco Francesca Bonacina

LECCO – Un incontro fortemente voluto dal Consiglio del Terziario Donna di Confcommercio Lecco per mettere al centro un documento importante, che rappresenta un riferimento significativo per chi fa impresa. Giovedì 13 maggio Patrizia Di Dio – presidente nazionale di Terziario Donna e presidente di Confcommercio Palermo – è stata protagonista del secondo appuntamento del mese di maggio del Terziario Donna lecchese che l’ha chiamata a illustrare “Il Manifesto” di Terziario Donna.

Ad aprire i lavori dell’incontro è stato il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati. Dopo avere ringraziato la presidente Di Dio, Peccati ha evidenziato: “Questo appuntamento – voluto dal Consiglio del Terziario Donna Lecco guidato da Mariangela Tentori – rappresenta una opportunità importante per approfondire il Manifesto di Terziario Donna, un documento programmatico del Gruppo che affronta temi qualificanti come i valori di riferimento e i modelli con cui ogni imprenditore e ogni commerciante deve confrontarsi.

I 18 punti del manifestano racchiudono riflessioni importanti. In particolare mi piace evidenziare il passaggio relativo al punto numero 9, che afferma: “Equità e pari opportunità non sono solo valori di civiltà. Sono questioni di democrazia e di merito. Persino di convenienza economica. Noi in Confcommercio Lecco siamo convinti che le imprenditrici e le donne possano dare un grande contributo al territorio e all’associazione grazie a capacità, visioni e propensioni che sono uniche e che vogliamo sempre più valorizzare”.

Patrizia DI Dio, presidente nazionale di Terziario Donna

“La differenza di genere rappresenta un valore aggiunto di una realtà ampia e diversificata come quella di Confcommercio – ha esordito la presidente Di Dio, che è anche vicepresidente nazionale di Confcommercio – Terziario Donna non è un recinto, ma è quello “sguardo strabico”, quel guardare oltre, che arricchisce il sistema della confederazione. Il Manifesto non è solo una carta dei valori, ma una strategia e nasce da una doppia considerazione: da un lato non possiamo e non vogliamo limitarci alla rappresentanza e dall’altro vogliamo favorire il fare impresa in modo etico e responsabile”.

Un momento dell’incontro on line con il presidente del consiglio comunale Francesca Bonacina

Nel lungo intervento la presidente ha esaltato l’importanza del valore della bellezza (“Al centro c’è il legame tra etica ed estetica. La bellezza è la nostra cultura, sono le capacità, sono i nostri talenti”), per poi evidenziare il “Nuovo Umanesimo” basato sui negozi sotto casa, che rendono migliori le nostre città: “Il futuro non deve annullare le persone e il commercio fisico”.

A dialogare a distanza con l’analisi della presidente nazionale del Terziario Donna di Confcommercio è stata Francesca Bonacina, già vicesindaco e assessore del Comune di Lecco, oggi presidente del Consiglio comunale, che nella sua riflessione è partita dal punto 15 del Manifesto (I nostri “luoghi” diventano “città” con le attività che mettiamo in moto. E le città devono diventare “comunità di senso”) analizzando e soffermandosi proprio sulle parole “luoghi”, “città” e “comunità di senso”.