Il manifesto (in 5 punti) di Confartigianato per i futuri sindaci

Tempo di lettura: 4 minuti
Daniele Riva presidente di Confartigianato Lecco
Il presidente di Confartigianato, Daniele Riva

Attenzione verso il mondo produttivo e dialogo. L’appello degli artigiani ai candidati delle elezioni comunali.

“Lavoriamo insieme”. Il manifesto di Confartigianato Lecco

LECCO – Domenica 26 maggio si vota in 51 Comuni della nostra Provincia. Confartigianato Imprese Lecco, con le sue sedi dislocate su tutto il territorio lecchese e i suoi delegati comunali, dalla Valsassina a scendere verso il Meratese, considera da sempre fondamentale il lavoro svolto in sinergia con la rappresentanza amministrativa e politica.

Per questo motivo, in vista delle prossime elezioni amministrative, Confartigianato Imprese Lecco ha stilato un Manifesto in 5 punti per sottolineare gli interventi che l’Associazione di categoria ritiene prioritari per i prossimi anni di Governo del territorio.

Daniele Riva - Confartigianato
Daniele Riva – presidente Confartigianato

“Saper lavorare insieme ad alcune tematiche sempre più allargate e trasversali significa sostenere le imprese e i cittadini nella loro vita privata e lavorativa, due facce della stessa medaglia che sempre più finiscono con il coincidere – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva – Il territorio è la somma delle sfide a cui le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, dovranno far fronte in modo sistematico nei prossimi anni. Pensiamo alle infrastrutture viarie e digitali, necessarie per essere competitivi sui mercati vicini e lontani, alla formazione delle competenze per la rivoluzione digitale, all’offerta dei servizi di welfare comunitario”.

“Il dialogo tra Associazioni di categoria e Pubblica Amministrazione diventa quindi imprescindibile per un territorio vincente – prosegue Riva – Chiediamo perciò ai futuri sindaci e ai loro collaboratori sempre più attenzione verso il mondo produttivo, spesso precoce sentinella di cambiamenti sociali. A livello locale, infatti, le Amministrazioni pubbliche possono, nell’ambito delle loro specifiche competenze, contribuire a creare un territorio più favorevole al fare impresa. A tutti i futuri sindaci l’augurio di buon lavoro, nella certezza di un dialogo proficuo con la nostra Associazione, che rappresenta circa 5.000 imprenditori”.

Cinque punti

Il Manifesto elaborato da Confartigianato Imprese Lecco tocca 5 punti, da analizzare, condividere e attuare con la Pubblica Amministrazione nei prossimi 5 anni di lavoro per i nuovi sindaci in carica:

UN TERRITORIO PIU’ A MISURA DI IMPRESA

Il territorio, inteso come insieme di Enti, deve far fronte ad alcune sfide cruciali tra cui il potenziamento delle infrastrutture viarie e digitali, favorire gli appalti cosiddetti a “km zero” e la lotta all’abusivismo e al lavoro nero. Alle Amministrazioni comunali chiediamo più attenzione nel facilitare la vita delle imprese e di fare da coordinamento e stimolo per gli attori pubblici e privati operanti sul territorio.

INVESTIRE SULLA SFIDA EDUCATIVA DEI GIOVANI

Puntare sull’aumento delle competenze professionali dei giovani rappresenta uno degli investimenti migliori per aiutare le imprese a competere su mercati dove, anche con il digitale e la robotica, i fattori che faranno la differenza saranno le conoscenze, la creatività e la passione delle persone. Il problema non sarà più quello della classificazione del lavoro tra dipendente e autonomo, ma di creare competenze spendibili, riempiendo il gap esistente tra domanda e offerta di lavoro. Chiediamo un ripensamento dell’alternanza scuola-lavoro, con meno burocrazia.

SVILUPPO DI UN NUOVO WELFARE COMUNITARIO

Il welfare può diventare un motore di crescita sociale e sviluppo economico. La sfida a livello locale è creare e potenziare un nuovo welfare di comunità con l’obiettivo di fornire i servizi richiesti dalle famiglie e dai lavoratori. Confartigianato Imprese Lecco è impegnata attivamente in progetti di rete, diffondendo nuove esperienze di welfare aziendale come strumento di benessere per i lavoratori artigiani e non solo e come strumento di competitività aziendale e del territorio. Chiediamo una sempre maggior organicità e qualità dei servizi.

UN MODELLO PIU’ SOSTENIBILE E “CIRCOLARE”

Lo sviluppo delle MPMI per essere davvero di qualità deve confrontarsi con i temi dell’innovazione, dell’economia sostenibile e circolare. Le tematiche del recupero del patrimonio abitativo e produttivo delle città, della sicurezza degli edifici pubblici, dell’uso intelligente delle tecnologie per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto produttivo sull’ambiente, anche attraverso il recupero e il riciclo, saranno temi al centro dell’agenda politica dei prossimi anni. Temi in cui l’artigianato e la piccola impresa possono essere protagonisti. Chiediamo una maggiore integrazione pubblico-privato nell’affrontare le tematiche ambientali.

COSTRUIRE UN SISTEMA TERRITORIALE PIU’ FORTE

In una fase di scarse risorse economiche comunali e problemi sempre più complessi, la sfida del domani è creare reti capaci di ampliare le opportunità attraverso un nuovo patto generativo tra pubblica amministrazione e mondo della rappresentanza imprenditoriale ed economica. Chiediamo tavoli trasversali sempre più puntuali e concreti per affrontare insieme i problemi che non fanno più parte del singolo territorio comunale, ma sempre più si apprestano a diventare sovraccomunali e globali.