Indennità Covid, patronato Cgil al lavoro: fino al 30 novembre per le domande

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Il contributo di indennità Covid per stagionali e lavoratori precari

La Cgil invita a fare la domanda per il sostegno entro il 30 novembre

LECCO – C’è tempo fino al 30 novembre per richiedere l’indennità Covid omnicomprensiva. La misura di sostegno, introdotta dal decreto legge 104/2020, prevede l’erogazione di un bonus, pari a mille euro, per alcune categorie di lavoratori.

È pensato per gli stagionali, per i lavoratori in somministrazione (o a tempo determinato) dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, per i lavoratori intermittenti, gli autonomi occasionali, gli incaricati di vendita a domicilio, i lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 35.000 euro, ma anche quelli con almeno trenta contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 50.000 euro.

Tutti coloro che pensano di averne i requisiti possono contattare gli uffici della Cgil Lecco per le categorie di riferimento, ovvero Filcams (per le lavoratrici e i lavoratori di commercio e turismo), Slc (per i dipendenti del settore comunicazione e sport) e Nidil (per gli autonomi e i somministrati).

“Anche in questo modo – afferma Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco – il sindacato confederale aiuta e sta vicino alle persone che ne hanno bisogno, colpite ed aggravate economicamente a causa dall’emergenza sanitaria. Oltre a tutto ciò, serve pensare a come dare risposte strutturali al lavoro e allargare quella sana economia circolare e sostenibile che potrebbe essere il giusto e necessario valore aggiunto di cui abbiamo bisogno. Solamente creando lavoro, tutti assieme, possiamo affrontare le difficoltà causate dal Covid 19 e rilanciare il Paese. Non ci sono alternative, il Governo deve trovare il modo di confrontarsi anche le forze intermedie. Si devono utilizzare tutte le intelligenze per evitare di perdere l’opportunità di migliorare il paese in senso lato, utilizzando anche le risorse derivanti dallo strumento Next Generation EU”.

Il lavoro del patronato Inca

Le domande saranno poi trattate da operatrici e operatori del Patronato Inca. “Stiamo lavorando da mesi sulle pratiche di emergenza Covid disposte dai decreti Cura Italia e Rilancio – afferma il direttore del Patronato Inca lecchese Antonio Galli –. Si invitano tutti coloro che pensano di avere i requisiti a contattare le categorie sindacali Filcams, Slc e Nidil per redigere la pratica. A chi ha già richiesto l’indennità nei mesi scorsi arriverà anche questa in automatico, mentre chi si è dimenticato dopo il primo lockdown può chiamarci per presentare la domanda”.

Gli uffici dell’Inca della provincia di Lecco, fino al 31 ottobre scorso, oltre alla normale attività previdenziale assistenziale, hanno redatto ben 159 pratiche per nuove indennità Covid, 169 per congedo parentale, 57 bonus babysitting (noto anche come “Bonus nonni”), 76 indennità per agricoli e 466 redditi di emergenza. “Anche per quest’ultima pratica si può ancora chiedere l’appuntamento” ricorda Galli.