Iniziano i Saldi. Con l’estate in ritardo, ora si ‘scaldano’ gli acquisti

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Al via gli sconti di stagione. Si stima una spesa media di 150 euro a persona

Oscar Riva (Federmoda): “Il meteo ha fatto ritardare gli acquisti estivi”

LECCO – Inizia oggi, sabato, la cosa ai saldi estivi: secondo la Federmoda regionale si attendono consumi in crescita rispetto al particolare momento di mercato, ma sempre in linea con quelli dei saldi estivi del 2018 pari a 440 milioni di euro per gli acquisti.

Ogni persona, secondo le stime dell’associazione che fa capo a Confcommercio, spenderà mediamente 150 euro per questi saldi estivi. L’associazione stima sconti medi del 30-40%.

Oscar Riva – Federmoda

“Sicuramente i saldi sono una boccata di ossigeno per i commercianti – sottolinea Oscar Riva, presidente di Federmoda Lecco – la stagione era iniziata nel segno del maltempo, ad aprile e a maggio sembrava di essere ancora in inverno, e anche le compere di capi estivi hanno ritardato. A giugno è arrivato il caldo ma non è stato sufficiente per smuovere gli acquisti, nel periodo di saldi si spera quindi che le cose possano cambiare”.

“Alcuni prodotti si vendono anche nel periodo pre saldi, in particolare quelli a costi più ridotti, qualcuno già in partenza per il mare ha già fatto acquisti, ma nel complesso il meteo ha sicuramente influito” ha proseguito Riva.

In aiuto lo hanno dato i giovedì di Shopping di Sera: “L’iniziativa sta andando bene, è una tradizione che da anni i commercianti propongono – spiega il presidente di Federmoda – unica nota negativa è la chiusura serale dei silos dell’Isolago che avrebbero potuto fornire un servizio a chi giunge in città in occasione di queste serate”.

 

LE REGOLE DEI SALDI

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.