Lariofiere, ecco il progetto per creare una Comunità Energetica Rinnovabile

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Il centro Lariofiere a Erba

Il centro espositivo potrebbe diventare un ‘Parco dell’energia’

Impianto fotovoltaico da 1MW sui tetti dei tre padiglioni. Dadati: “Progetto ambizioso e mancano ancora i decreti attuativi del Ministero sulle Comunità Energetiche ma doveroso iniziare a ragionare in questa direzione”

LECCO – Una comunità energetica a Lariofiere? L’idea prende forma grazie al progetto presentato a Fondazione Cariplo Ambiente (bando Alternative) lo scorso mese di luglio. Se ne è parlato lo scorso giovedì, proprio presso il centro espositivo erbese, durante il convegno sulle Comunità Energetiche Rinnovabili promosso dalla Camera di Commercio Como Lecco nel quale è stato approfondito il tema, molto attuale vista la crisi energetica e i rincari che toccano imprese e cittadini.

“Come Fondazione Lariofiere – ha spiegato il presidente Fabio Dadati – abbiamo elaborato un progetto che interessa il quartiere fieristico e il territorio circostante. Si tratta di un lavoro molto ambizioso e che richiederà tempo per la realizzazione, mancando ancora i decreti attuativi del Ministero per le Comunità, ma ci è sembrato opportuno iniziare a ragionare in questa direzione”.

Lariofiere ‘Parco dell’Energia’

Lo sviluppo di una comunità energetica che interessi Lariofiere e altri soggetti economici nel territorio target rientra in un più ampio progetto che in sintesi si può definire Parco dell’energia o E-Park.

“L’idea – spiega Dadati – implica la conversione di tutta l’area di proprietà in un percorso didattico e rappresentativo delle diverse forme di energia provenienti da fonti rinnovabili e delle buone pratiche per favorire comportamenti virtuosi legati al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi e all’affermazione di modelli di sviluppo sostenibili. Dunque pur non privando il quartiere delle proprie funzioni principali – l’organizzazione di manifestazioni fieristiche, convegni ed eventi – il nuovo parco dovrebbe accrescere il ruolo del centro nello sviluppo economico locale, anche attraverso l’inclusione di altre realtà territoriali”.

Il progetto in tre fasi

Il progetto, dopo lo studio di fattibilità per la realizzazione di una Comunità Energetica, prevede tre fasi: l’installazione di un impianto fotovoltaico da 165KW realizzato sul padiglione C del centro espositivo, quindi il successivo ampliamento dell’impianto di produzione principale fino a 1MW attraverso la copertura degli altri due padiglioni espositivi (A e B). Si procederà con il progressivo coinvolgendo dei soggetti individuati per il progetto di comunità energetica (ad esempio il Centro Sportivo Snef Lambrone di Erba e l’hotel Leonardo da Vinci) per poi allargarsi, una volta avviato il processo, a tutti gli altri soggetti potenziali. La terza e ultima fase del progetto consta dell’allargamento della produzione di energia a nuovi impianti di generazione da FER (biogas, microhydro, eolico) e l’ulteriore allargamento della CER verso soggetti locali. Il percorso potrebbe poi integrato con strumenti, strutture e punti informativi che incentivano ad uno uso consapevole e sostenibile dell’energia.

Non si parla di costi, per il momento (definiti solo quelli per la progettazione, 132.580 euro, di cui 62.580 risorse della Fondazione e 70 mila richiesti a Fondazione Cariplo).

Mobilità elettrica e servizi

“Sul tema della mobilità elettrica – spiega Dadati – è prevista la realizzazione di un hub di servizi che, oltre a rappresentare una stazione di ricarica per auto, bici, monopattini, può ospitare altri centri di attrazione come ad esempio un Amazon Locker, un distributore di acqua purificata e tutta una serie di servizi gestiti direttamente dalla Fondazione Lariofiere come ad esempio il centro congressi, la ristorazione, spazi di lavoro condiviso con connessione ultra veloce, eventi culturali”.

Servizio E-Vai

Dal 1° settembre Lariofiere ha attivato il servizio E-VAI. “Il mezzo è in concessione esclusiva e potrà messo a disposizione di tutti gli utenti con il vantaggio di collegare, in maniera sostenibile e sicura, il bacino milanese con Erba, la Brianza e la Valassina. L’aver concordato la disponibilità di un doppio stallo, ovvero uno presso il quartiere fieristico e uno alla stazione ferroviaria di Erba permette una mobilità 100% elettrica, che coniuga il treno con l’auto con una modalità ad impatto zero per l’ambiente” conclude Dadati.