Lavoro. Export-import lariano in ripresa ma il confronto con il 2019 è negativo

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Gli ultimi tre mesi del 2020 hanno segnato un decisivo miglioramento sia nell’import che nell’export

In calo l’attivo della bilancio commerciale, passa da 3,4 a 3 miliardi

LECCO – Nei primi nove mesi del 2020 il territorio lariano ha esportato merci per 6,6 miliardi di Euro (-13% rispetto allo stesso periodo del 2019); il calo è in linea col dato regionale e nazionale (rispettivamente -13,4% e -12,5%). Le importazioni sono ammontate a 3,6 miliardi di Euro (-12,4%; Lombardia -13,7%; Italia -15,5%). Il saldo della bilancia commerciale continua ad essere positivo, anche se in significativo calo: nei primi nove mesi del 2020 si è attestato a 3 miliardi di Euro, contro i 3,4 dello stesso periodo del 2019 (-13,7%). Il saldo della nostra regione rimane negativo (-4,3 miliardi di Euro, seppur in miglioramento del 19,4% rispetto al periodo gennaio-settembre 2019), mentre il surplus italiano è stato di oltre 42 miliardi di Euro (+13,1%).

A Como sia le importazioni che le esportazioni evidenziano cali superiori ai 12 punti percentuali (rispettivamente -12,4% e -13,9%), mentre a Lecco si registra una diminuzione più contenuta dell’export: -11,9% (l’import viceversa ha una variazione negativa analoga: -12,4%). Quest’ultimo territorio si colloca in 4a posizione tra le province lombarde per andamento delle esportazioni rispetto ai primi nove mesi del 2019 (preceduta da Sondrio, unico territorio a mostrare una crescita, Lodi e Monza Brianza); Como occupa l’ottava piazza. Con riferimento all’import i due territori lariani si collocano al sesto e settimo posto (ai primi tre si collocano Monza Brianza, Sondrio e Varese). Peggiorano decisamente i saldi delle bilance commerciali in entrambe le province lariane: quella lecchese dell’11,3% (ovvero 176,3 milioni di Euro in meno) e quella comasca del 15,6% (293 milioni in meno.

Negli ultimi 3 mesi, tuttavia, si nota un deciso miglioramento: rispetto al 2° trimestre 2020 (caratterizzato da oltre un mese di lockdown generalizzato), Como guida la classifica regionale per crescita delle esportazioni (+26,8%) e Lecco si piazza al 5° posto (preceduto anche da Monza Brianza, Lodi e Brescia). Risulta ancora in calo (sebbene con percentuali più contenute, -2,7%) l’import lecchese, unica provincia lombarda insieme a Mantova (-3,9%); a Como l’incremento delle importazioni rispetto al 2° trimestre 2020 è stato del 10,2% (4° posto in Lombardia, preceduto da Pavia, Sondrio e Milano). Nell’intero territorio lariano le esportazioni risultano in crescita del 24,1%, mentre le importazioni del 4,2% (in Lombardia, +17,9% le prime e +9,1% le seconde, mentre in Italia rispettivamente +24,1% e +16,2%).

L’andamento settoriale

Nei primi nove mesi 2020 il contributo all’export lariano proviene prevalentemente dai settori “altro industria” (33,8% del totale) e prodotti in metallo (21,8%). Importante è anche l’apporto dei comparti tessile (14,3%) e chimica-gomma (13,1%). Tutti i settori fanno registrare diminuzioni rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, con le sole eccezioni di alimentare (+6,5%) e “altro”[2] (+18,2%): in particolare i prodotti tessili (-294,9 milioni, -23,8%), i prodotti in metallo (-287,5 milioni di Euro, -16,6%) e l’“altro industria”.

Negli ultimi 3 mesi i settori principali dell’export lariano hanno tutti registrato un miglioramento rispetto al 2° trimestre 2020: “altro industria” +200,7 milioni di Euro (+32%); metalmeccanico +85,6 milioni (+20,6%); prodotti tessili +83,3 milioni (+35,6%). Anche la chimica-gomma evidenzia una performance positiva (+19,9 milioni di Euro: +7,7%) e solo l’agricoltura mostra un leggero calo (-130.000 Euro:          -5,2%).

A Como l’unico settore che evidenzia un calo delle esportazioni è l’agricoltura (-315.000 Euro: -20,1%), mentre registrano consistenti crescite “altro industria” (+128,6 milioni di Euro: +43,1%), tessile (+75,2 milioni, +39,7%) e chimica-gomma (+25,1 milioni, +13,1%). A Lecco solo la chimica-gomma mostra una diminuzione (-5,1 milioni di Euro, -7,4%), mentre i settori con le performance migliori sono “altro industria”, metalmeccanico e mezzi di trasporto (rispettivamente +72,1, +71,2 e +22,2 milioni di Euro: +22%, +24,7% e +75,8%).

I settori principali delle importazioni lariane sono “altro industria” (26,8%), metalmeccanico (21%), chimica-gomma (17,5%) e tessile (12,5%). Alimentari, agricoltura e “altro” evidenziano crescite nei primi 9 mesi del 2020 (rispettivamente +3,5%, +8,3% e +56,3%: in valori assoluti +10, +9,5 e +31,5 milioni di Euro), mentre i comparti con i cali più significativi sono i prodotti in metallo (-136,2 milioni di Euro, pari al -15,1%), la chimica-gomma (-129,2 milioni, ovvero -16,8%) e “altro industria” (-120,5 milioni, -11%).

A Como, dopo “altro industria” (25,9% delle importazioni totali), il settore più rilevante è quello della chimica-gomma (23%), seguito dal tessile (17,9%). Alimentari, agricoltura e “altro” mostrano un incremento (rispettivamente +38,7, +1,4 e +15,8 milioni di Euro: +21,7%, +1,9% e +50,4%), mentre le diminuzioni più significative riguardano chimica-gomma, “altro industria” e prodotti tessili (rispettivamente -108,8, -95,1 e -77,8 milioni di Euro: rispettivamente -18,8%, -15,2% e -17,5%).

A Lecco il metalmeccanico rappresenta il 36,5% dell’import totale, seguito da “altro industria” (27,9%) e chimica-gomma (10,5%). Solo agricoltura e “altro” registrano crescite (rispettivamente +8,2 e +15,8 milioni di Euro: +19,1% e +63,8%), mentre i comparti che segnano i cali più importanti sono prodotti in metallo, legno-carta e alimentari (rispettivamente -100,7, -29,2 e -28,7 milioni di Euro: -14,7%, -21,8% e           -26,8%).

Negli ultimi 3 mesi i settori dell’import lariano che mostrano i miglioramenti più significativi, paragonati al 2° trimestre 2020, sono “altro industria”, prodotti tessili e mezzi di trasporto: +40,9 milioni di Euro il primo (+14,2%) +29,3 milioni il secondo (+24,5%) e +11,7 milioni il terzo (+40,6%). Viceversa, i cali più significativi sono evidenziati da legno-carta, alimentare e metalmeccanico (rispettivamente -12,3, -12 e -7,4 milioni di Euro; -19,3%, -14% e -3,1%).

A Como solo alimentare e chimica-gomma evidenziano cali delle importazioni (rispettivamente -12 e -5,6 milioni di Euro: -19,7% e -3,8%), mentre registrano consistenti crescite tessile (+32,5 milioni di Euro: +35,7%), “altro industria” (+28,1 milioni: +18,6%) e mezzi di trasporto (+10,8 milioni: +59,2%).

A Lecco i settori con le performance meno brillanti sono legno-carta, metalmeccanico e agricoltura (rispettivamente -13,1, -8,5 e -8,3 milioni di Euro: -34%, -4,6% e -40%), mentre risulta in crescita l’import soprattutto di “altro industria” (+12,8 milioni di Euro: +9,4%), chimica-gomma (+4,9 milioni: +9,8%) e mezzi di trasporto (+900.000 Euro: +8,8%)

Mercati di sbocco

Nei primi nove mesi del 2020 il principale mercato continentale di riferimento per l’economia lariana rimane quello europeo (che riguarda il 72,8% delle esportazioni e il 72,5% delle importazioni locali), pur registrando un significativo calo rispetto al valore assoluto registrato nel periodo gennaio-settembre del 2019: -12,7% per l’import e -15% per l’export. Il mercato asiatico è il secondo per importanza (21,4% delle importazioni lariane, con una diminuzione del 14,3%; 13,8% delle esportazioni lariane, -3,8%) ed è seguito da quello americano, che rappresenta il 4,7% dell’import e il 10,3% dell’export (rispettivamente +3,3% e -8,1%). Con l’Africa si realizza l’1,3% delle importazioni e il 2,4% delle esportazioni lariane (rispettivamente -11,1% e -20,4%). Limitati sono i rapporti commerciali con l’Oceania: 0,1% dell’import e 0,7% dell’export (rispettivamente +18,8% e +6,5%).

Negli ultimi 3 mesi le esportazioni lariane risultano in crescita, paragonate al 2° trimestre 2020, in tutti i continenti: Europa +22,8% (Unione Europea a 28, +21% e resto di Europa +32%), America Settentrionale +11,8%, America Centro-meridionale +33,1%, Asia +36,1%, Africa +20,1%, Oceania +63%. Le importazioni risultano in calo solo verso quest’ultimo continente (-22,3%) e verso l’America Centro meridionale (-0,1%).

A Como si segnala la crescita dell’export verso Europa (+191,7 milioni di Euro: +25,5%), Asia (+47,6 milioni: +44,5%) e America Settentrionale (+12,7 milioni: +14,7%). Anche a Lecco le aree con le performance migliori sono le medesime: Europa +116,8 milioni di Euro (+19,4%); Asia +43,9 milioni (+30)%; America Settentrionale +6,2 milioni (+8,5%). Per quanto riguarda l’import, per Como solo America Settentrionale e Oceania registrano diminuzioni (rispettivamente -700.000 e -480.000 Euro, pari al -6,4% e al -24,3%), mentre a Lecco risultano in crescita solo quelle dell’Africa e dell’America Settentrionale (rispettivamente +1,9 milioni di Euro e +800.000 Euro: +45,7% e +4,8%).

Considerando i primi nove mesi del 2019 i principali Paesi di destinazione dell’export lariano continuano a essere Germania, Francia e Stati Uniti (destinatari rispettivamente del 16,5%, dell’11,8% e del 7,5% del totale), tutti e tre con significativi cali (Germania -20,8%; Francia -15,1%; Stati Uniti -4,4%). Per le importazioni, dopo la Germania (22,6%) si posiziona la Cina con il 13,1%, seguita dalla Francia con il 6,7% e dalla Spagna con il 6,4%.

La quota delle esportazioni comasche verso il mercato tedesco è inferiore a quella lecchese (rispettivamente 14,4% e 19%), mentre è maggiore verso la Francia (12% contro 11,6%) e analoga verso gli Stati Uniti (7,5% in entrambe le province).

Lecco evidenzia un peso superiore a Como per le importazioni dalla Germania (26,2% contro 19,7%), mentre la Francia ha una quota di mercato analoga tra i due territori (6,7%). Da sottolineare come il mercato di approvvigionamento cinese rivesta un ruolo molto più significativo per Como (16,9%, contro l’8,3% lecchese).

Negli ultimi 3 mesi le esportazioni lariane nei primi cinque mercati di riferimento risultano complessivamente in crescita (da segnalare in particolare il +42,7% del Regno Unito e il +23,4% della Svizzera): cala solo l’import dalla Spagna (-18,5%).

A Como, rispetto al 2° trimestre 2020, da segnalare il forte aumento delle esportazioni verso la Spagna (+28,3 milioni di Euro: +56,7%), la Germania (+25,1 milioni: +16,7%) e la Francia (+23,8 milioni: +19,9%), mentre diminuisce l’import dalla Spagna (-17 milioni: -37,1%).

A Lecco si nota la crescita dell’export verso la Germania (+36,2 milioni di Euro: +22,5%) il Regno Unito (+12,1 milioni: +36,1%) e la Svizzera (+11,9 milioni: +31,9%); aumenta l’import da Francia (+4,5 milioni: +14,3%) e Spagna (+1,5 milioni: +4%).