Lavoro. Falsa partenza nel 2019, più licenziati che assunti

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Gli ultimi dati della Cisl non sorridono al mercato del lavoro

Nei primi tre mesi dell’anno i licenziamenti superano gli avviamenti

LECCO – Un inizio decisamente negativo quello del 2019 per il mercato del lavoro lecchese: nel primo trimestre, le cessazioni dei contratti di lavoro sono state molte più che gli avviamenti; nello specifico si parla di 16,7 mila assunzioni contro 22,1 mila licenziamenti, con una perdita di circa 6 mila posti di lavoro.

Sono gli ultimi dati resi noti dalla Cisl Monza Brianza Lecco nella conferenza stampa convocata in mattinata nella sede del sindacato, in via Besonda Inferiore.

Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco

“L’andamento era complessivamente positivo fino alla fine del 2018, il primo trimestre del 2019 ha posto un serio interrogativo e per la prima volta dopo tempo, le cessazioni hanno superato gli avviamenti” spiega il segretario generale Rita Pavan.

L’industria il settore più colpito

Un trend preoccupante come sottolinea Enzo Mesagna, responsabile Cisl nell’ambito del mercato del lavoro: “E’ un calo generalizzato, sia per le nuove assunzioni e i licenziamenti, più consistente nell’industria (-26% di avviamenti) e in parte anche nel commercio (-3,8%)”

Una riduzione delle assunzioni che, spiega il sindacalista, riguarda in modo particolare le figure professionali di medio basso livello, mentre i licenziamenti colpiscono in particolare i giovani (4.100 avviamenti contro 4.600 licenziamenti nella fascia tra i 18 e i 24 anni, -500 posti di lavoro) e ancora di più la fascia tra i 24 e i 34 anni (persi 1800 posti).

Enzo Mesagna, responsabile Mercato Lavoro Cisl

Nel solo settore manifatturiero si sono registrate ben mille assunzioni in meno in confronto al primo trimestre 2018 (3 mila quest’anno contro le 4 mila dello scorso anno).

Crescono i contratti a tempo indeterminato

“Il decreto Dignità ha dato uno scossone al mercato del lavoro dal punto di vista dei contratti con cui i lavoratori vengono assunti – spiega Mesagna – il tempo indeterminato è sempre minoritario (rappresenta circa il 25% dei contratti) ma è in netta crescita (+16%)”.

Non sempre però questo corrisponde ad un assunzione diretta del lavoratore da parte dell’azienda. “E’ in aumento il ricorso allo staff leasing, ovvero è l’agenzia di fornitura lavoro ad assumere con contratti stabili i lavoratori forniti alle imprese – prosegue il sindacalista della Cisl – sono in lieve calo invece i contratti a tempo indeterminato (-1%) in forte calo quelli in somministrazione (-44%) e purtroppo cala anche l’apprendistato”.

Lo Sportello Lavoro

Dallo scorso settembre, la Cisl ha reso operativo il servizio di presa in carico dei disoccupati, per assisterli nelle pratiche e favorirne la ricollocazione anche attraverso corsi di formazione.

Antonella Bellino (IAL)

Fino ad oggi, lo sportello si è occupato di circa 900 persone in cerca di lavoro. Il servizio è garantito dalla collaborazione con l’agenzia IAL.

“Attraverso lo sportello è stato possibile gestire la situazione di diversi lavoratori provenienti da crisi di aziende note – spiega Antonella Bellino di IAL – nel 2018 hanno avuto accesso allo sportello 38 lavoratori di Carsana e Filca cooperative, 26 di loro hanno concluso il percorso formativo e 12 sono stati ricollocati a tempo determinato. Sono stati invece 17 i lavoratori di Koning , Tubettificio e Riva Acciaio che abbiamo potuto assistere, il 30% si sono ricollocati con contratti a termine”.