Lavoro, il rapporto annuale tra rallentamenti nel manifatturiero e ricerca urgente di giovani

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La presentazione questa mattina, mercoledì, in Camera di Commercio

Le imprese lecchesi faticano a reperire personale qualificato: il 55% delle posizioni è considerato “di difficile reperimento”, soprattutto per tecnici e operai specializzati

LECCO – Si è tenuta questa mattina, mercoledì, nella sede della Camera di Commercio di Como-Lecco, la presentazione del 15° Rapporto annuale sul mercato del lavoro lecchese, dal titolo Il mondo del lavoro alla ricerca di giovani. Presenti il presidente dell’ente camerale, Ezio Vergani, e il sottosegretario di Regione Lombardia Mauro Piazza.

Per la Provincia di Lecco sono intervenuti la Presidente Alessandra Hofmann e il Consigliere provinciale delegato a Centro impiego, Formazione professionale e Istruzione Antonio Leonardo Pasquini. “Quest’anno – ha detto la presidente Hofmann – il Rapporto è stato intitolato “Il mondo del lavoro alla ricerca di giovani” perché la popolazione giovanile rappresenta una componente fondamentale del capitale umano sul quale è necessario investire sempre più risorse, al fine di valorizzare e mettere a frutto le potenzialità delle nuove generazioni. Care studentesse, cari studenti, i dati che verranno illustrati oggi vi riguardano da vicino, anche per iniziare a riflettere sulle scelte che siete chiamati a prendere per il vostro futuro“.

Attivo dal 2010, l’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro opera in raccordo con quello regionale ai sensi del Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, Province lombarde e Città Metropolitana di Milano per il coordinamento del sistema degli Osservatori del Mercato del lavoro territoriali e la collaborazione nel Sistema delle conoscenze. L’appuntamento, promosso dalla Provincia di Lecco in collaborazione con l’Ente camerale, è stato dedicato alla presentazione dei dati sull’andamento del mercato del lavoro in provincia di Lecco nel 2024; quest’anno il tema conduttore dell’evento ha riguardato i giovani e il futuro lavorativo delle nuove generazioni.

Alla presentazione del report erano presenti oltre un centinaio di studenti provenienti dagli istituti scolastici del territorio (Parini, Leopardi, Maria Ausiliatrice, Cfp Fondazione Luigi Clerici). A loro si è rivolto il Provveditore, Adamo Castelnuovo: “I numeri non mentono e con i numeri i ragazzi possono orientarsi, scegliere percorsi formativi più legati alla realtà. Spesso si guarda all’esterno e avere uno sguardo internazionale è certamente importante, ma credo sia altrettanto fondamentale guardare al bello che c’è qua, intorno a voi: il patrimonio produttivo è vostro e nessuno meglio di voi può immaginare il futuro ed esserne protagonista”.

Andrea Gianni e Gianni Menicatti

Il rapporto

I dati del 15° Rapporto dell’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro di Lecco sono stati presentati da Gianni Menicatti e Andrea Gianni della società Pts. ll rapporto fotografa un 2024 caratterizzato da luci e ombre: se da un lato alcuni comparti del terziario, in particolare il turismo, mostrano segnali di vivacità, dall’altro il settore manifatturiero – colpito da un calo della domanda estera – rallenta, influenzando l’intero sistema occupazionale locale.

Dopo due anni positivi, il numero degli occupati è diminuito di 1.700 unità, anche per effetto del pensionamento di molti lavoratori. Il tasso di occupazione è sceso al 67,4%, con una flessione più marcata negli uomini. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione rimane stabile al 3,1%.

Il tessuto imprenditoriale lecchese si mantiene stabile. Le imprese attive aumentano leggermente (+0,4%), trainate da quelle femminili (+2,4%) e straniere (+17,1%), a fronte di un lieve calo delle imprese giovanili. Il saldo tra imprese nate e cessate resta positivo, con un tasso di natalità del 6,7%. Il settore terziario ha creato la maggior parte dei nuovi posti di lavoro (+0,6% complessivo), mentre il manifatturiero ha registrato un lieve calo, pur restando il comparto più importante dell’economia locale. In crescita anche il lavoro femminile e i settori dell’agricoltura, edilizia e cura alla persona.

La metà degli avviamenti è a tempo determinato, e solo il 18,2% a tempo indeterminato. Aumentano i contratti in somministrazione (15%). Il saldo tra avviamenti e cessazioni resta positivo (+1.900 unità), ma in calo rispetto all’anno precedente.

Emergenza mismatch: sempre più difficile trovare personale

Le imprese lecchesi faticano a reperire personale qualificato: il 55% delle posizioni è considerato “di difficile reperimento”, soprattutto per tecnici e operai specializzati. Il problema è legato non solo alla formazione, ma alla scarsa disponibilità di forza lavoro, specie giovane.

Il tasso di occupazione dei 15-24enni è sceso dal 28% al 22%. Aumentano i NEET (giovani che non studiano né lavorano). Le imprese cercano competenze tecniche, ma l’offerta formativa dei giovani privilegia percorsi liceali e universitari meno allineati al fabbisogno locale. Cresce l’interesse per gli ITS (Istituti Tecnici Superiori), in particolare in ambito meccatronico e agroalimentare. Il Politecnico di Milano resta un punto di forza, anche se le iscrizioni sono in lieve calo. Circa il 40% dei laureati è in ambito STEM, ma la domanda resta superiore all’offerta.

Nel 2024 le ore autorizzate di CIG hanno superato i 4,9 milioni, quasi il doppio rispetto al 2023. Questo indica una crescente difficoltà produttiva, soprattutto nel manifatturiero. Stabili invece gli interventi di sostegno come la NASPI.

Dopo la presentazione del rapporto i relatori hanno offerto il proprio punto di vista sulle aspettative e i bisogni dei giovani che si avvicinano al mondo del lavoro e, al contempo, sui percorsi di inserimento e crescita professionali offerti dalle imprese per attrarre e valorizzare i talenti della cosiddetta generazione Z.

QUI IL REPORT COMPLETO

GALLERIA FOTOGRAFICA (di Alessandro Menegazzo)