Lecco. Lavoro in aumento: + 340 offerte rispetto al 2022

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Trend in crescita, anche se non mancano criticità

Preferiti contratti a termine (71%), leggera flessione dell’apprendistato. Cresce il lavoro precario e in 50 casi su 100 c’è difficoltà a reperire personale

LECCO – Aumenta l’offerta lavorativa in Provincia di Lecco: rispetto al 2022 appaiono + 340 offerte sul territorio, di cui + 60 industria e + 280 servizi. Lo rileva il sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal, in relazione alle proiezioni occupazionali da parte delle aziende nelle province di Como e Lecco, prendendo come riferimento febbraio 2023.

Un trend che negli ultimi anni si è dimostrato in crescita: Lecco, nel febbraio 2022 aveva visto registrare proiezioni segnate dall’indice positivo di un + 710 rispetto al 2021.

Contratto a termine vince su indeterminato

Rispetto ai tipi di contratto, i dati confermano che il contratto a termine (determinato o altri contratti con durata definita) è quello maggiormente prediletto dalle aziende: in aumento a Lecco +1% ( 71% previsto rispetto al 70% di febbraio 2022). A Lecco, sono previste assunzioni al 24% con contratti a tempo indeterminato, al 5% di apprendistato.

Non si attenua invece il problema legato all’aumento dei rapporti di lavoro di tipo precario, la nuova manovra di bilancio non ha evidentemente offerto le condizioni perché questo avvenisse. Per quanto riguarda i contratti di apprendistato invece, si assiste a una lieve flessione nel lecchese, con il 5% di assunzioni, -1% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2022.

Assunzioni a tempo indeterminato soprattutto nel comparto manifatturiero (41%), più instabili invece in quello turistico e dei servizi alle persone. Tra le figure più ricercate appaiono operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (880 unità) fra cui spiccano, per numero di richieste da parte delle imprese, i fonditori, gli operai per produzioni metalliche e minerali e quelli addetti all’assemblaggio di prodotti industriali.

Difficoltà a reperire personale e altre criticità

Al trend positivo negli ultimi anni in quanto a richiesta di figure lavorative dunque, si accosta un non confortante aumento dei contratti a tempo indeterminato. Lecco si riflette in questa situazione, risentendone e passando dal 36% di entrate stabili previste a febbraio 2021, al solo 29% del 2023.

Altro indice da attenzionare è la diminuzione prevista, per il mese di riferimento, dei contratti di apprendistato nella provincia di Lecco, flessione che se considerata congiuntamente al dato che vede il 35% dei nuovi ingressi destinato agli under 30, porterebbe quindi a valutare sotto una precisa luce il mismatch fra domanda e richiesta occupazionale.

In 50 casi su 100, a Lecco c’è difficoltà per le imprese nel reperire il personale necessario al fabbisogno produttivo. Servirebbe, soprattutto nei settori in cui la mancanza di candidati incide maggiormente, puntare e scommettere sulla stabilità dei rapporti lavorativi. Valorizzare un lavoratore dal punto di vista retributivo, contrattuale, di crescita formativa e professionale, appare un discrimine nel proporsi in un mercato o l’altro di lavoro. Pertanto occorrerebbe, secondo UIL Lario Como-Lecco, puntare sulla buona occupazione, soprattutto per la concorrenza del vicino mercato del lavoro elvetico e dell’ Area Metropolitana di Milano.

Occorrerebbe, sempre per UIL del Lario, ragionare su forme di welfare integrativo aziendale che possa consentire al cittadino di riuscire a fronteggiare tassi d’inflazione a due cifre e costi fissi (quelli delle utenze domestiche) sempre più onerosi. A queste criticità, inoltre, si sommano quelle in itinere con l’approvazione del provvedimento del governo che ha cancellato quanto previsto dall’art. 121 del DL Rilancio, una scelta che riguarda il superbonus e che nella sola Lombardia rischia di mettere in ginocchio 12 mila imprese e 75 mila lavoratori oltre, come è palese, le consequenziali ricadute sui comparti della filiera produttiva.

La situazione in Lombardia

Cresce l’offerta lavorativa in Lombardia: + 14.170 rispetto al 2022, di cui + 3.370 industria e + 10.800 servizi. Rispetto ai contratti, registrate il 25% delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato e al 5% in apprendistato. Aumentano leggermente in Lombardia le assunzioni con contratto di apprendistato nel 2023, + 1% rispetto all’anno passato.