L’effetto Covid sull’economia lecchese nei dati del 2° trimestre 2020

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Calano produzione e fatturato, tiene per ora l’occupazione

L’analisi della Camera di Commercio sul 2° trimestre 2020

LECCO – Nel 2° trimestre emergono chiaramente gli effetti legati alla diffusione della pandemia da Coronavirus, nel lecchese ma soprattutto per le imprese comasche che evidenziano andamenti in genere peggiori di quelle della provincia di Lecco, in particolare nel comparto industriale, mentre ordini e fatturato dell’artigianato e volume d’affari dei servizi evidenziano cali più pesanti a Lecco. E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale della Camera di Commercio.

INDUSTRIA

Per quanto riguarda il settore industriale, entrambi i territori dell’area lariana registrano variazioni pesantemente negative (Como è addirittura la provincia lombarda che vede calare maggiormente produzione e ordini):

Per la provincia di Como produzione, ordini e fatturato calano di oltre 25 punti percentuali (rispettivamente -28%, -31% e -26,6%, contro il -20,7%, -21,2% e -19,6% lombardi). Tutti i principali settori dell’economia locale evidenziano cali, sia pur di diversa entità: “tessile”, -15,9%; “legno-mobilio”, -20%; “meccanica”, -6%.

Produzione, ordini e fatturato delle imprese industriali lecchesi evidenziano cali superiori ai 14 punti percentuali (rispettivamente -14,3%, -17,5% e -15,1%). Ciononostante, nel 2° trimestre 2020 gli indici medi si mantengono superiori a quota 100 (media 2010=100) e più alti della media regionale (a Lecco l’indice della produzione si è attestato a 111,8, quello degli ordini a 102 e quello del fatturato a 114,9).

Focalizzando l’attenzione sul primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende industriali lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 9 punti percentuali (rispettivamente -9,5%, -11,7% e -11,4%), tutte diminuzioni inferiori alla media della Lombardia. L’occupazione industriale è diminuita dello 0,6% rispetto a fine giugno 2019.

ARTIGIANATO

Anche la produzione del comparto artigiano evidenzia cali significativi in entrambe le province lariane (Como -26,2%; Lecco, -23,9%); gli ordini evidenziano una diminuzione più marcata a Como (rispettivamente -23,7% e -16,7%), mentre il fatturato scende di oltre 25 punti percentuali in tutti e due i territori (-25,6% e -26%):

COMMERCIO

Nel secondo trimestre 2020, in entrambi i territori dell’area lariana sembra ancora tenere l’occupazione nel commercio, mentre si registra una diminuzione nei servizi; in forte calo il volume d’affari di tutti e due i settori del terziario.

In provincia di Lecco la variazione del volume d’affari è negativa sia per il commercio (-2,3%), sia soprattutto per i servizi (-19,1%). Per il commercio si evidenzia un incremento dell’occupazione (+4,1%), mentre nell’altro comparto del terziario risulta un leggero calo (-0,3%). I numeri indice di entrambi i comparti risultano superiori all’anno base (commercio 105,1 e servizi 104,6).

Prendendo in considerazione il primo semestre 2020, le imprese lecchesi del terziario hanno evidenziato cali significativi del volume d’affari sia nel commercio (-4%) che nei servizi (-17,1%). Nonostante ciò, si registra una crescita dell’occupazione in entrambi i comparti: +3,6% nel commercio e +0,4% nei servizi.

LE PREVISIONI

Pur con saldi tra ottimisti e pessimisti negativi, migliorano decisamente le aspettative degli imprenditori lariani per il 3° trimestre 2020.

A Lecco, nell’industria i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un significativo miglioramento: domanda interna da -58,6% a -27,7%; domanda estera da -50,5% a -23,2%; produzione da -51,5% a -24,4%; occupazione da -17,2% a -14,5%. Anche i saldi dell’artigianato, pur restando negativi, fanno intravedere un miglioramento per produzione, domanda e occupazione. La differenza relativa alla prima si attesta a -52,6% contro il -65% dell’indagine precedente; quella della domanda interna passa da -70% a -52% e quella estera da -42,6% a -22,5%.

Anche il saldo dell’occupazione migliora, attestandosi a -11,7% contro il -20,2% della precedente rilevazione. Nel terziario, le aspettative degli imprenditori del commercio sul volume di affari e sull’occupazione confermano i saldi negativi rilevati nella scorsa indagine, ma pure in questo caso con valori in miglioramento: per le vendite la differenza passa da -26,2% a -8,8%, per l’occupazione da -14,8% a -4,5%.

Anche nei servizi le aspettative su volume d’affari e occupazione migliorano: il saldo relativo al volume d’affari passa da -70,1% dell’indagine precedente a -34,1%, mentre quello dell’occupazione da -23,3% a -12,9%.