L’export lariano fa segnare un nuovo picco: 12,5 miliardi di euro

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Il report della Camera di Commercio Como-Lecco sulle esportazioni delle due province

Lecco +21% e Como +14%. L’Europa resta il principale mercato di riferimento, seguito dall’Asia

LECCO – L’export lariano nel 2022 ha raggiunto un nuovo massimo storico: 12,5 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente e del 23% rispetto al 2019. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto della Camera di Commercio Como-Lecco.

Le importazioni sono ammontate a 8,3 miliardi di Euro (+29,8%; Lombardia +22,7%; Italia +36,4%). L’avanzo commerciale, pari a ben 4,2 miliardi di euro, è ancora inferiore agli anni di riferimento (2021 e 2019) ma, dati gli aumenti dei prezzi di energia e materie prime che hanno pesato molto sull’aumento delle importazioni, era difficile fare meglio.

Rispetto al 2021, a Como le esportazioni crescono del 14,6%; le importazioni del 25% (l’avanzo commerciale cala dello 0,5%); entrambi gli indicatori tornato superiori anche al 2019: import +39,8%; export +14,6% (avanzo commerciale -14%). Anche per Lecco ci sono incrementi di export e import sia rispetto all’anno precedente, sia nei confronti della situazione pre-Covid. Nei confronti del 2021, le esportazioni sono cresciute del 21,2%; le importazioni del 35,3%; l’avanzo della bilancia commerciale diminuisce dello 0,8%. Con riferimento al 2019, rispettivamente +32,8%, +69,1% e -9%.

 

Nei settori

Nel 2022 il contributo all’export lariano viene prevalentemente dai settori “altro industria” (che comprende dai macchinari elettrici ed elettronici ai prodotti petroliferi raffinati e vale il 33,2% del totale) e prodotti in metallo (25%). Importante è anche l’apporto di tessile (14,3%) e chimica-gomma (12,5%).

Rispetto al 2021, solo l’agricoltura è in diminuzione: (-1,1 milioni di Euro: -7,8%); in particolare, considerando i valori assoluti, da sottolineare gli incrementi di “altro industria” (+551,1 milioni: +15,3%), metalmeccanica (+540 milioni: +20,7%), e tessile (+380 milioni: +26,9%). Anche rispetto al 2019 cala solo l’agricoltura (circa 100.000 Euro in meno: -0,7%). I due settori principali dell’economia lariana mostrano gli incrementi più significativi: prodotti in metallo +863,6 milioni; “altro industria” +733,2 milioni (rispettivamente +37,9% e +21,4%); in crescita anche la chimica-gomma: +243,3 milioni (+18,4%).

“Decisi incrementi si possono notare in quasi tutti i comparti. Ma è da sottolineare l’aumento dell’export tessile (+27%) che risulta superiore a quello meccanico (+21%). Segnale questo che fa comprendere come, dopo il fermo dovuto al Covid e il necessario riposizionamento della filiera, il settore è ripartito con slancio – spiega Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio – L’Ente camerale continuerà anche nel 2023 a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese lariane con formazione mirata, contributi a fondo perduto e consulenza ad hoc poiché siamo certi che possano essere leve per l’intero territorio lariano”.

I mercati di sbocco

Nel 2022 il mercato continentale di riferimento per l’economia lariana rimane quello europeo (a cui fa capo il 72,8% delle esportazioni e il 73,8% delle importazioni), in crescita sia rispetto al 2021 (+17,3% l’export e +28,9% l’import), sia al 2019 (+21,5% e +53,9%). Il mercato asiatico è il secondo per importanza: 12,9% delle esportazioni e 20,9% delle importazioni; rispetto al 2021 le prime crescono del 13,2%, le seconde del 33,8%. Anche rispetto al 2019 si notano aumenti (rispettivamente +19,1% e +48,5%).

Il 3,7% dell’import e l’11,2% dell’export lariano hanno riguardato il mercato americano, in crescita rispetto a entrambi i periodi considerati: l’import cresce del 22,4% rispetto al 2021 e del 45,7% rispetto al 2019; l’export rispettivamente del 26,1% e del 37,6%. Il 2,4% delle esportazioni ha riguardato l’Africa, con un incremento del 19,2% rispetto al 2021 e del 12,4% nei confronti del 2019. Le importazioni dall’Africa nel 2022 sono state pari all’1,5% del totale (+40,8% rispetto al 2021 e +73,8% al pre-Covid).