L’industria continua a rallentare, stabili produzione e occupazione

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I risultati dell’ultimo studio di Confindustria Lecco Sondrio tra gli associati

A settembre si è vissuto un rallentamento rispetto a luglio

LECCO – Uno scenario caratterizzato da una prevalenza di indicazioni di rallentamento rispetto al mese di luglio, che interessa tutti gli indicatori esaminati: è quanto emerge dai dati elaborati nell’ambito dell’Osservatorio rapido sul mese di settembre, realizzato dal Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio.

Gli ordini rivelano una decelerazione che riguarda principalmente il mercato domestico, in diminuzione per il 38% degli imprenditori intervistati nello studio, stabile solo per il 40% e in aumento per il 22%. Per quanto riguarda l’export i giudizi sono più omogenei tra loro e indicano livelli stabili nel 37% dei casi, un incremento nel 32,6% mentre una diminuzione nel 30,4%.

L’attività produttiva segue le dinamiche rilevate per la domanda, nonostante il giudizio più diffuso sia quello di mantenimento dei livelli. In circa un azienda su due (48%), infatti, l’attività produttiva di settembre è considerata stabile rispetto ai livelli di luglio, nel 30% è segnalata in diminuzione mentre nel restante 22% è ritenuta in aumento.
Il grado medio di utilizzo degli impianti produttivi si attesta al 75,8%

Il fatturato risulta più penalizzato rispetto agli altri due indicatori. Il 56% del campione segnala un rallentamento del fatturato a fronte di una quota di aziende del 14% che comunica livelli stabili e di una quota del 30% che indicano, invece, un aumento.

Lo scenario occupazionale per il 78% del campione delle imprese lecchesi e sondriesi segnala livelli occupazionali stabili in settembre, il 14% andamenti in crescita mentre il restante 8% una diminuzione. Nel caso delle previsioni, la stabilità è indicata dall’86% delle imprese, l’aumento dal 6% mentre la diminuzione dal restante 8%.

Le situazioni di insolvenza e i ritardi di pagamento continuano a rappresentare un elemento di criticità per le imprese del territorio di Lecco e di Sondrio che segnalano, per quanto riguarda il mese di settembre, che il 49% dei propri clienti ha pagato in ritardo o non l’ha fatto. Inoltre, in un caso su tre (33,3%) la situazione si è aggravata, non si è modificata nel 58,4% mentre è migliorata nel restante 8,3%.