Massimo ribasso e subappalti, i lavoratori edili pronti allo sciopero

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Critiche dei sindacati dell’edilizia alle norme del Piano nazionale di ripresa e resilienza

“Aumentano i rischi per la sicurezza e la trasparenza. Semplificazione non è cancellare i diritti”

LECCO – “Siamo pronti a intraprendere qualsiasi forma di mobilitazione: non si cancellano i diritti dei Lavoratori semplificando le norme”. Nel bel mezzo della settimana di mobilitazione per la sicurezza sul lavoro, Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco prendono posizione contro quella che ritengono una vera e propria minaccia.

Le specificità del nostro territorio, unitamente alle aggiudicazioni future che deriveranno dalle risorse messe in campo dal cosiddetto “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, fanno si che la soglia di attenzione in merito alla regolarità, alla lotta al lavoro nero oltre che alla fuga dai contratti debba essere più alta, spiegano i sindacati, e accelerare sul ‘PNRR’ non deve comportare più rischi per i lavoratori.

“Riteniamo che il Governo non debba scegliere la strada più facile mettendo a rischio la trasparenza, aumentando la possibilità di infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle opere e soprattutto aumentando i rischi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – spiegano le segretarie di Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco – Con l’abuso dello strumento del subappalto, con il massimo ribasso e portando l’affidamento diretto a 140 mila euro, il governo fa tutto questo”.

“Quello delle Costruzioni – dicono – anche nel nostro territorio, è già un settore dequalificato e destrutturato, con il 90% delle Imprese che fatturano meno di 500 mila euro ed il governo con queste ipotetiche misure non fa che peggiorare le cose invece che migliorarle”.

I sindacati degli Edili di Cgil, Cisl e Uil di Lecco, ritengono che per accelerare la realizzazione delle opere, “la via maestra passa per la riduzione delle stazioni appaltanti, l’assunzione di tecnici che la pubblica amministrazione non ha e per interventi di semplificazione nella fase di ‘attraversamento di progetti’ non nella gara o nella realizzazione”.

Resta evidente, per Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco, che “un’altra materia su cui si debba accelerare notevolmente, sia quella della formazione dove i nostri enti bilaterali svolgono un ruolo fondamentale. Dalle Imprese del territorio ci viene segnalata la difficoltà di reperire manodopera, in particolare specializzata. E’ uno degli effetti della crisi di questi anni nel settore edile. Non abbiamo perso solo centinaia di migliaia di posti di lavoro, ma anche le professionalità che non si recuperano in pochi giorni. E’ per questo che noi continuiamo a sollecitare le nostre controparti datoriali su una programmazione strategica di interventi sulla formazione”.

“Il sindacato degli edili – concludono – è pronto a fare la sua parte, ma se alla fine delle mobilitazioni, non ci sarà un passo indietro da parte del governo, sarà quest’ultimo a costringerci a pensare allo sciopero generale”.