Meno imprese nel 2020, ma il calo per ora è contenuto nel lecchese

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lavoro aziende saldatore

Bilancio negativo nei primi sei mesi dell’anno: perse 119 imprese in provincia di Lecco

Ma nel 2019 se ne contavano quasi 200 in meno. Como invece accusa il ‘colpo’ (-235 imprese)

LECCO – La Camera di Commercio Como-Lecco fa un bilancio di questa prima parte del 2020 per le attività delle due province e i dati contenuti nel Registro imprese ci restituiscono lo scenario del primo semestre dell’anno contrassegnato dal lockdown e dai primi riflessi economici innescati dal Coronavirus.

Complessivamente le imprese registrate calano di 354 unità, nel lecchese il saldo tra nuove iscritte e cancellate è negativo di 119 unità. Un dato significativo ma meno pesante di quanto era stato registrato nel primo semestre dello scorso anno, quando il calo era di 199 imprese in meno in provincia.

Più grave è invece la situazione nel comasco dove si contano 235 imprese in meno in questi primi sei mesi, il dato del primo semestre 2019 era negativo di ‘sole’ 77 attività in meno.

Per la prima volta dal 2010, spiegano dall’ente camerale, anche a livello regionale e nazionale il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese è negativo (in Lombardia da +1.642 a -2.347 unità; in Italia da +7.568 a -10.428).

Effetto Covid: meno nuove aperture

L’emergenza legata al Covid-19, sottolineano ancora dalla Camera di Commercio, si riflette in particolare nel dato relativo alle imprese nate nei primi sei mesi di quest’anno: il più basso degli ultimi 10 anni, pari a 1.806 unità (-28,5% rispetto al 1° semestre 2019, contro il -28,4% lombardo e il -25,2% italiano).

La diminuzione ha riguardato soprattutto la provincia di Como, dove le iscrizioni si riducono di oltre 500 unità, dalle 1.668 alle 1.163 (-30,3%, cioè quasi 1/3 in meno). A Lecco la diminuzione è stata di 158 imprese, da 857 a 643 (con un calo di ¼, -25%).

Diminuiscono peraltro anche le chiusure: nel 1° semestre 2020 nell’intero territorio lariano se ne sono registrate 2.160 contro le 2.801 del 1° semestre 2019, -641 cessazioni (-22,9%). Di queste, 1.398 sono avvenute a Como (-347 unità, -19,9%) e 762 a Lecco (-214 imprese, -27,8%).

Commercio e servizi finanziari tra i settori più colpiti

A fine giugno 2020 il 22,4% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.454 aziende); il 17,1% nelle costruzioni (12.580); l’11,2% nei servizi finanziari, assicurativi e immobiliari (8.201).

Tra questi tre settori solo le costruzioni evidenziano un tasso di crescita positivo (+0,2%), mentre il commercio e i servizi finanziari mostrano un calo (rispettivamente -1,2% e -0,5%). Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como del metalmeccanico (9,7% contro 5,1%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (23,1% contro 22,1%); a Como hanno un peso maggiore le imprese del tessile-abbigliamento (2,9% contro l’1,2% di Lecco), del legno-arredo (3,2% contro 1,5%), degli altri servizi (9,1% contro 8,1%) e del turismo (8,7% contro 7,8%).

Il comparto artigiano lariano nel primo semestre 2020 ha registrato un calo di oltre 100 unità: precisamente -126, di cui -91 a Como e -35 a Lecco. Nello stesso periodo del 2019 il calo era stato di -172 unità, di cui -62 a Como e -110 a Lecco.