Meno infortuni sul lavoro ma più morti nel lecchese, l’analisi della Cisl

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Nei primi otto mesi dell’anno meno infortuni rispetto al 2019 ma più vittime

La Cisl: “Meno ore lavorate e meno infortuni, il dato non tragga in inganno”

 

LECCO – Meno infortuni, complice il lockdown che ha fermato gran parte delle attività nella prima parte dell’anno, ma non cala la loro gravità: in provincia di Lecco, da gennaio ad agosto, si contano 2.048 infortuni sul lavoro contro i 2.376 del 2019.

I morti però non sono in diminuzione: erano due le vittime nei primi otto mesi dello scorso anno, se ne contano cinque quest’anno. E’ quanto emerge da un’analisi della Cisl su dati Inail.

Il quadro regionale

Nel periodo gennaio-agosto 2020 sono state 65.936 le denunce di infortunio sul lavoro in Lombardia (18.779 causa Covid-19). Nello stesso periodo del 2019 erano state 77.317. Si registra quindi un calo del 15%.

Fermi e rallentamenti produttivi ha un impatto anche sugli infortuni in itinere, notevolmente diminuiti, in quanto i lavoratori non si recano al lavoro con la stessa frequenza. Nella statistica di genere gli uomini sono a quota 36.758 denunce, contro 29.178 delle donne. Erano rispettivamente 50.124 e 27.193 nel 2019.

Gli infortuni mortali fanno segnare anche nel periodo gennaio-agosto 2020 un incremento preoccupante: da 102 nel 2019 a 190 nel 2020 (129 di questi causa Covid-19). A livello territoriale, Bergamo da 12 sale a 38,  Cremona da 3 a 23, Brescia da 19 a 34 e Milano da 26 sale a 37. Anche sulle denunce di infortunio mortale, dal confronto col 2019 emerge che le donne vittime di infortuni mortali sono state di più: da 7 a 29 (+315%), gli uomini da 102 a 190 (+86%).

In calo le malattie professionali. Sono state 1.587 nel periodo gennaio-agosto 2020, contro le 2.794 nel pari periodo 2019.

La Cisl: “Dati falsati dalle meno ore lavorate”

“Regione Lombardia deve convocare subito la Cabina di Regia prevista dall’accordo sindacale del 2019, coinvolgendo con sindacati, imprese, Ats e Inail per riprendere la discussione da troppo tempo interrotta sul contrasto degli infortuni sul lavoro e quindi intensificare il coordinamento per il controllo e l’attività ispettiva nei luoghi di lavoro e rafforzare le dotazioni organiche dei servizi di vigilanza e prevenzione”.

Così il segretario regionale Cisl con delega alla Salute e sicurezza sul lavoro, Pierluigi Rancati, commenta a caldo gli ultimi dati Inail sulla Lombardia.

“A causa della diminuzione delle ore lavorate e del rallentamento dell’attività produttiva – sottolinea – i dati dei primi 8 mesi dell’anno falsano l’andamento infortunistico, tutt’altro che rallentato: non ci si infortuna di solo Covi-19, peraltro ancora poco in evidenza nelle denunce e richieste di riconoscimento delle tutele Inail”.