Mettersi in proprio? “I giovani vorrebbero ma spesso non sanno come iniziare”

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Il primo incontro del percorso "Mi metto in proprio" partito a febbraio nella sede dell'Informagiovani

Diventare imprenditore, un corso a Lecco fa il pieno di richieste tra gli under 35

Posti esauriti, l’iniziativa lanciata da Comune e Camera di Commercio ‘raddoppia’. Food e turismo tra le maggiori aspirazioni imprenditoriali

LECCO – Erano stati previsti una quindicina di posti ma le richieste sono state ben superiori: quasi una sessantina. Un successo andato oltre le aspettative per “Mi metto in proprio”, il percorso promosso dal Comune di Lecco attraverso l’informagiovani e la Camera di Commercio rivolto agli under 35 ‘aspiranti imprenditori’ interessati a conoscere come sviluppare la propria idea imprenditoriale e avviare una startup.

“Avevamo dato comunicazione di questa opportunità poco prima delle festività natalizie, quindi in un momento non così ideale affinché venisse recepita e avevamo stabilito a quindici il numero delle iscrizioni perché, confrontandoci con le realtà che si occupano di imprenditoria, ci si aspettava un riscontro tiepido. Personalmente ero convinta del contrario e abbiamo deciso di provarci” racconta Alessandra Durante, assessore comunale alla Famiglia e ai Giovani.

L’intuizione si è rivelata corretta: le domande di partecipazione sono state complessivamente 58 di cui venti dalla città di Lecco e trenta dall’hinterland provinciale: “Abbiamo dovuto escludere otto persone perché residenti fuori provincia – spiega l’assessore – la residenza sul territorio lecchese è uno dei requisiti previsti”.

Il 48,3% delle richieste è giunta da giovani tra i 28 e i 35 anni, il 19% dalla fascia 24-27 anni, il 27,5% tra i 18 e i 23 anni e il 5,2% dagli over 35.

Un riscontro decisamente positivo, dunque: “Volendo dare risposta a tutti gli interessati ma non potendo al contempo fare un’unica classe, abbiamo deciso di far partire un ulteriore percorso in autunno – aggiunge Durante – Per decidere a chi dare la precedenza ci siamo basati sul format fatto compilare ai ragazzi, dove chiedevamo se avessero già un’idea imprenditoriale ed entro quando intendevano svilupparla. La prima classe di 18 persone – l’incontro di apertura si è svolto il 2 febbraio scorso –  raggruppa giovani con una proposta già delineata e la volontà di svilupparla entro 12 mesi”.

L’assessore Alessandra Durante interviene in apertura del corso

Gli altri iscritti non resteranno però con le mani in mano: “Abbiamo pensato ad alcuni incontri tematici con i quali accompagnarli al percorso vero e proprio che partirà a settembre”.

Il “food” e l’agroalimentare sono i settori che hanno trovato il maggiore interessamento da parte dei giovani ma sono state presentate anche idee d’impresa legate al turismo, alla meccatronica e ai servizi di supporto all’infanzia.

I partecipanti saranno coinvolti attraverso sei moduli formativi, con visita finale ad un ‘parco tecnologico’ o ad un incubatore di imprese oltre che incontri singoli con mental coach, per andare oltre la paure di non farcela, e con ‘mentorship’ ovvero imprenditori del territorio con cui i giovani potranno confrontarsi e avere dei consigli, conoscere le loro ‘fatiche’ e le soluzioni trovate per superare le difficoltà del fare impresa. “Cercheremo di fornire testimonianze le più vicine possibile ai proposte che i ragazzi intendono sviluppare” spiega Alessandra Durante.

“I giovani  – rimarca l’assessore –  hanno voglia di mettersi in gioco ma spesso non sanno come iniziare o non osano bussare la porta di istituzioni e realtà più formali, magari perché non hanno ancora un vero e proprio progetto d’impresa. Credo che avere realizzato questa iniziativa tramite l’Informagiovani, un ambito quindi meno formale  e aver aperto a chiunque avesse anche solo un’idea embrionale di impresa da sviluppare, possa aver contribuito ad abbattere quella barriera emotiva e ad avvicinare più giovani alla possibilità di realizzare i propri sogni”.