Nel 2019 era il ‘boom’ di turisti nel lecchese. “Dati che ci fanno ben sperare”

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Aumento di oltre il 20% di turisti lo scorso anno nel lecchese

Lecco era al primo posto in Lombardia per incremento

LECCO – Eravamo decisamente sulla buona strada ed ora, dopo l’emergenza sanitaria, speriamo di poter continuare a percorrerla: il turismo a Lecco e in provincia stava effettivamente conoscendo la sua “primavera” e la conferma arriva dai dati del 2019 resi noti oggi, martedì, dalla provincia di Lecco.

Il report (provvisorio fino alla validazione Istat) deriva dai numeri raccolti dalla Provincia di Lecco sulla totalità delle strutture ricettive per conto di Istat e Polis Lombardia, che nel 2019 hanno fatto segnare 310.213 arrivi e 801.982 presenze sul territorio lecchese.

Gli arrivi stranieri sono cresciuti del +24,2% e le presenze del +25,1%; significativo è anche l’aumento dei turisti italiani con +14,5% di arrivi e +13,6% di presenze.La permanenza media è salita a 2,59 giorni, grazie soprattutto ai turisti stranieri, che determinano un valore medio vicino ai 3 giorni (2,86) e che incidono nella misura del 58,5% degli arrivi e del 64,8% delle presenze rispetto al movimento turistico complessivo verso quest’area.

Nel dossier statistico Il turismo in Lombardia e le prime ricadute del Covid a cura dell’Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia PoliS-Lombardia, Lecco spicca al primo posto tra tutte le province lombarde proprio per la migliore performance in termini di variazioni percentuali rispetto all’anno precedente: +20,1% per gli arrivi e +20,9% per le presenze.

La ricettività dei B&B e delle case vacanze, nei dati, si dimostra preferita dai turisti rispetto a quella degli alberghi.

I dati dei flussi turistici sono in questi giorni oggetto di ulteriore approfondimento, accanto ad altri studi del comparto economico e produttivo nell’ambito della Giornata dell’Economia di Camera di Commercio Como-Lecco.

“Si sono registrati valori in crescita in tutte le tipologie di alloggio – spiega il Consigliere provinciale Irene Alfaroli – in particolare nelle case e appartamenti per vacanze e nelle strutture complementari. Molto incoraggianti sono pure i dati restituiti dalle strutture alberghiere: diversamente dagli anni scorsi, nel 2019 i turisti italiani sono cresciuti più degli stranieri, +11% di arrivi e +9.3% di presenze rispetto al 2018. E’ una tendenza che ci fa ben sperare per la ripresa, in considerazione del fatto che nei prossimi mesi potrebbe essere proprio il turismo di prossimità a fare la differenza per far rifiorire la stagione turistica post emergenza sanitaria”.