“Non basta contingentare gli accessi”: i sindacati chiedono più tutele per i lavoratori

Tempo di lettura: 2 minuti

“Le aziende devono rispettare quanto previsto nel decreto ministeriale: è una questione di salute”

L’invito alle imprese che hanno chiuso spontaneamente è quello di utilizzare gli ammortizzatori sociali

LECCO – “Non basta contingentare gli accessi: è necessario attivarsi urgentemente nei confronti dei reparti critici, come ad esempio la barriera casse”. A chiederlo a gran voce, con un comunicato congiunto, sono le categorie sindacali Filcams -Cgil Fisacat-Cisl Uitucs-Uil : “I lavoratrici e i lavoratori del commercio, dei servizi, del turismo e delle mense, stanno garantendo in queste difficili giornate un servizio fondamentale a tutta la cittadinanza sostenendo uno sforzo che va ben oltre le loro possibilità – si legge nel documento sottoscritto da Barbara Cortinovis, Roberto Frigerio e Roberto Pennati -. Molto spesso il lavoro è svolto in condizioni estreme, soprattutto nei negozi alimentari, dove si sono registrati, nelle ultime giornate, afflussi straordinari e di complessa gestione, che rischiano di impattare sulla salute di lavoratrici e lavoratori”.

Per i sindacati non sempre viene rispettato quanto previsto nel decreto 8 marzo 2020, in merito al rispetto delle distanze di sicurezza e al rispetto all’accesso contingentato per evitare assembramenti di persone. “Stiamo riscontrando in gran parte delle aziende, in particolare nella grande distribuzione, una condizione di non ottemperanza a tale normativa (assenza di barriere fisiche in caso di distanza inferiore al metro) con potenziali gravi pericoli in particolare per gli addetti alle casse. Reputiamo gravissima questa condizione. Sollecitiamo urgentemente le aziende ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni a tutela della salute previste”.

La richiesta è chiara: “Non basta contingentare gli accessi! È necessario attivarsi urgentemente nei confronti dei reparti “critici” (come ad esempio la barriera casse) anche attraverso una serie di misure quali un’apertura alternata delle casse e l’adozione di tutti provvedimenti necessari, per garantire le distanze indicate dalle ordinanze. In tutto questo crediamo sia fondamentale anche il coinvolgimento del RLS pur ricordando che la responsabilità dell’adozione di misure di contenimento rimane in capo al datore di lavoro e al medico competente”. Il comunicato dei sindacati si chiude con un pensiero a “quelle imprese che hanno deciso spontaneamente di chiudere i negozi per invitarle ad adottare al più presto gli ammortizzatori sociali in modo da non far impattare questa scelta unilaterale sulle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori”.