Piccola Industria: “Importanza strategica del fare rete, anche sui territori”

Tempo di lettura: 2 minuti
Maria Luisa Meroni

Si è tenuto ad Alba il forum della Piccola Industria di Confindustria

Al centro dell’attenzione la crescita del sistema produttivo e il valore delle filiere

LECCO – Si è tenuto ad Alba il 6 novembre il forum della Piccola Industria di Confindustria sul tema Crescere Insieme. Al centro dell’attenzione soprattutto il tema delle filiere, asset strategico per accelerare la transizione digitale e green e far crescere il tessuto imprenditoriale.

“La sfida per il tessuto industriale si gioca proprio sullo sviluppo qualitativo e sulla capacità di produrre valore – evidenzia la Rappresentante della Piccola Industria nel Consiglio di Presidenza di Confindustria Lecco e Sondrio, Maria Luisa Meroni, che era presente alla convention nazionale -. Credo molto nel messaggio che è stato lanciato durante il forum che si è inserito con un momento ricco di contenuti in conclusione del mandato di Carlo Robiglio alla presidenza nazionale della Piccola Industria. Un messaggio che si focalizza sul tema della crescita che deve essere un processo condiviso, messo in atto in una logica di sistema con aziende che collaborano nell’ambito di una filiera”.

“Quello che contraddistingue la filiera, come è stato evidenziato ad Alba – continua Maria Luisa Meroni – è il rapporto tra le imprese che ne fanno parte e che, oltre che sulla relazione commerciale, si fonda sullo scambio di competenze e tecnologie, nella logica dell’integrazione, che ne è il punto di forza. All’interno delle filiere le imprese più grandi hanno inoltre un ruolo di traino, di orientamento. La presenza delle filiere è un elemento che caratterizza il nostro sistema produttivo e ci rende capaci di intercettare le catene del valore internazionale e di attrarre investimenti”.

“Credo che oggi – conclude Maria Luisa Meroni – siamo chiamati a fare un nuovo salto culturale, imposto dai grandi cambiamenti di questo ultimo periodo e indispensabile per continuare a crescere, per gestire la transizione digitale e green, per creare le premesse che ci consentiranno di cogliere le occasioni di sviluppo di questo periodo e più ancora quelle del prossimo futuro. Questo implica anche investire nel cambiamento delle persone con la formazione e trovando quelle competenze che oggi, anche sul nostro territorio, sono così difficili da reperire nella misura richiesta dal sistema produttivo. Una carenza di risorse umane formate che ha indotto la nostra Associazione, già molto tempo fa, ad impegnarsi su questo fronte e a moltiplicare i suoi sforzi anche in tempi recenti”.