Redditi e 730. Caaf Cgil: “Attenzione a spese detraibili e tracciabilità”

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Massimo Cannella, referente Caaf Cgil

Dichiarazione dei redditi e spese detraibili, nuove regole per i contribuenti

Cannella (Caaf Cgil): “Verificare se nei documenti di spesa sia indicata la modalità di pagamento”

LECCO – E’ iniziata la campagna fiscale anche in Cgil: sono già ventimila le richieste per la compilazione del 730 arrivate al Caaf del sindacato, una ‘maratona’ che proseguirà fino a inizio settembre e che, nel solo centro fiscale della Cgil, dovrebbe raggiungere le 27 mila pratiche.

Il pieno delle domande dovrebbe pervenire entro la metà dell’estate, gli stessi addetti del Caaf consigliano di non attendere oltre, anche perché quest’anno le nuove regole in materia di detraibilità delle spese rischiano di ‘allungare’ i tempi di disbrigo delle pratiche in mancanza della documentazione prevista.

“Innanzitutto molti lavoratori si troveranno ad avere più di una certificazione unica, quella del loro datore di lavoro e quella dell’ente erogatore della cassa integrazione, per i tanti che l’hanno ricevuta lo scorso anno – spiega Massimo Cannella, referente del Caaf Cgil – se la cassa integrazione è stata erogata dall’Inps non ci sono problemi, può essere scaricata con delega direttamente dal nostro operatore durante l’appuntamento”.

Sta invece creando qualche problematica il recupero della certificazione per la cassa integrazione dei lavoratori dell’artigianato erogata attraverso il Fondo di Solidarietà Bilaterale (FSBA) “che non può essere scaricata dal Caf ma solo dal lavoratore – spiega Cannella – chiediamo alle aziende di supportare il dipendente qualora avesse difficoltà nel reperirla”.

Massimo Cannella, referente Caaf Cgil

La vera novità riguarda però le spese detraibili e l’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili introdotto dalla Legge di Bilancio 2020.

“Oltre alla tracciabilità, deve essere indicata la modalità del pagamento sulla fattura o sullo scontrino – spiega Cannella – è capitato spesso, in queste prime domande che stiamo analizzando, che la modalità di pagamento non sia stata specificata, anche nel caso di servizi erogati da enti pubblici. In questo caso il contribuente deve farsi attestare dall’ente o dal privato che ha fornito il servizio, come è stato effettuato il pagamento”.

“Meglio verificare per tempo – sottolinea il responsabile del Caaf Cgil – rischiamo altrimenti di dover tenere le pratiche in sospeso, in attesa che venga recuperata la documentazione”.

Rientrano nelle spese con obbligo di tracciabilità

Visite specialistiche sanitarie private; rate del mutuo per la detrazione degli interessi; spese di intermediazione acquisto prima casa; spese veterinarie; spese funebri; spese per la scuola (servizi di mensa, gite scolastiche, servizi di pre e post-scuola, assicurazioni scolastiche, tranne i libri di testo e il corredo scolastico, a meno che non si tratti di dispositivi per gli alunni con difficoltà di apprendimento documentate); spese per l’Università (affitto per studenti fuori sede, ecc.); spese per attività sportiva di ragazzi tra i 5 e i 18 anni; o spese di assicurazione (vita, infortuni, ecc.); spese per addetti all’assistenza di non autosufficienti; erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici (c.d. contributo scolastico); abbonamento al trasporto pubblico locale.

Possono invece essere pagate anche in contanti

medicinali; dispositivi medici; prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture convenzionate SSN.

Sono pagamenti tracciabili

Bancomat; carta di credito; carta prepagata; assegno bancario e assegno circolare; bonifico bancario o postale.