Reddito di Cittadinanza: i controlli ci sono, il portale del lavoro invece no

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Forze dell’ordine impegnate nelle verifiche ai beneficiari del reddito di cittadinanza

Per l’assegnazione dei posti di lavoro, invece, si attende ancora l’attivazione del portale

LECCO – E’ di martedì la notizia del primo ‘trasgressore’ delle norme sul reddito di cittadinanza: una donna che, pur percependo l’indennità, lavorava in nero come cameriera in un ristorante della Valsassina (leggi qui).

Sono stati i carabinieri, durante un controllo al locale pubblico, ad individuare la lavoratrice irregolare e a denunciarla. Ora rischia una condanna fino ai 6 anni di reclusione.

Anche la Guardia di Finanza, fanno sapere dal Comando di Lecco, è impegnata negli accertamenti sui beneficiari della misura di sostegno economico.

Seicento sono le persone che, in provincia di Lecco, stanno ricevendo il reddito di cittadinanza. Lo conferma il Centro dell’Impiego che ha ricevuto in nominativi dei soggetti per convocarli in vista della futura assegnazione di un impiego.

Il palazzo del Centro dell’Impiego

“La prima stesura della legge prevedeva che fosse il nostro personale ad effettuare i controlli, fortunatamente è stata modificata, per noi è difficile rilevare chi tra i percettori lavora irregolarmente, se si tratta di lavori non dichiarati. Corretto che la competenza sia delle forze dell’ordine” spiega Roberto Panzeri, responsabile del Centro dell’Impiego di Lecco.

Beneficiari già convocati

“Come per la disoccupazione Naspi, abbiamo l’obbligo di convocare queste persone e, nel caso non rispondano o rifiutino le offerte di lavoro, di segnalarle all’Inps che emetterà un provvedimento di decadenza dell’indennità. Su 7 mila domande all’anno di Naspi, circa il 2% degli utenti risultano irrintracciabili”.

Roberto Panzeri

Il Centro dell’Impiego di Lecco si è portato avanti iniziando a convocare i beneficiari della misura: “In collaborazione con i patronati, li abbiamo già profilati ed effettuato le verifiche sulla loro situazione economica e famigliare – spiega Panzeri – alcuni hanno già firmato la dichiarazione di disponibilità immediata e ci sono già le prime offerte di assunzione da parte delle aziende. Il problema è che, ancora oggi, il portale dove registrare le offerte di lavoro, che consente alle imprese di ottenere gli sgravi previsti, non è in funzione”.

Non saranno comunque seicento i posti da cercare: la lista degli abili al lavoro ed effettivamente collocabili potrebbe aggirarsi intorno ad un quarto dei soggetti che beneficiano del reddito di cittadinanza.

I navigator: 12 in arrivo a Lecco

Altro nodo da risolvere riguarda i “navigator”, le figure che dovranno per legge assistere i percettori dell’indennità nella ricerca di un lavoro. Sono 12 quelli assegnati al Centro dell’Impiego di Lecco. Alcuni, selezionati nel ‘concorsone’ effettuato a Roma, arrivano da lontano, due di loro dalla Sicilia.

“Il problema è cosa gli faremo fare – risponde Panzeri – non saranno dipendenti della nostra struttura, il contratto con cui sono stati assunti è di collaborazione quindi formalmente non potremo dare loro direttive, una postazione o un telefono, non avranno un orario stabilito, se non in termini di presenza, e avranno bisogno di essere affiancati dal nostro personale. E’ un meccanismo complicato da gestire. Speriamo siano persone di buona volontà”.

Ventisette sono invece gli operatori del centro dell’impiego. “Il potenziamento dei centri per l’impiego è atteso fin dal Governo Renzi. Stiamo aspettando ancora l’ingresso di 1600 unità che erano state previste con la Rei, il reddito di inclusione che è stato di fatto sostituito dal reddito di cittadinanza”.