Reddito di Cittadinanza. Inizia la ricerca del lavoro, 600 posti (almeno) da trovare

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Dopo la formazione, a Lecco sono ora operativi i “navigator”

Sono 600 le posizioni già vagliate dei mille beneficiari del Reddito di Cittadinanza

LECCO – Arrivati a fine settembre, dopo una fase di preparazione ora i ‘navigator’ sono pronti a operare: in questi giorni, il Centro per l’Impiego di Lecco ha comunicato le posizioni dei percettori del Reddito di Cittadinanza agli operatori assegnati al territorio lecchese. Saranno proprio i navigator a dover cercare un impiego lavorativo ai beneficiari della misura economica.

Complessivamente sono seicento le persone che attendono di essere collocate sul mercato del lavoro. “Siamo tra i primi in Italia a partire – spiega Roberto Panzeri, direttore del Centro dell’Impiego di Lecco – i nostri uffici hanno esaurito la propria funzione che era quella di vagliare i singoli casi per verificare la collocabilità delle persone. La vera partita inizia ora ed è in capo ai navigator”.

Roberto Panzeri direttore del Centro per l’Impiego

Il Centro per l’Impiego, assicura Panzeri, non mancherà di dare un supporto ai giovani operatori, anche perché i problemi dal punto di vista operativo non mancano.

“Il portale nazionale di incrocio tra la domanda dei percettori del reddito e l’offerta di lavoro da parte delle aziende ancora non funziona – sottolinea Panzeri – i navigator dovranno quindi usare i nostri portali provinciali e contattare le aziende per verificare le loro disponibilità”.

Un lavoro non semplice anche perché, ricorda il direttore del Centro per l’Impiego, “quasi tutti gli operatori assegnati a Lecco arrivano da altre province italiane e non conoscono il nostro territorio”

Dodici navigator per 600 disoccupati

I numeri, sottolinea Panzeri, sono però dalla parte dei navigator: “Sono 12 attualmente e dovranno interfacciarsi con 600 beneficiari del reddito per trovare loro un’occupazione, praticamente si occuperanno di una cinquantina di persone a testa. I nostri dipendenti del Centro per l’impiego ne hanno invece 400 ciascuno, il carico dei navigator è quindi ottimale, sono in condizione di fare bene”.

Nella foto i navigator insieme al personale della Provincia e di Anpal

Il problema non da poco, come detto, è quello del portale che avrebbe consentito di avere già un elenco di aziende aperte all’assunzione di persone che, ci ricorda Panzeri, non hanno avuto fortuna nel mercato del lavoro, faticano a trovare un impiego in autonomia e molti soggetti sono privi di competenze particolari, in un momento in cui le imprese cercano sempre più personale specializzato.

Altri trecento in arrivo

Nel frattempo, come del resto già previsto, la quota di percettori del reddito di cittadinanza nel lecchese continua a crescere e nell’ultima parte del 2019 sono arrivate altre trecento richieste, facendo salire la quota dei beneficiari a circa mille.

“Come fatto per i precedenti, effettueremo le verifiche anche su queste posizioni per accertare che le persone siano effettivamente collocabili – spiega il direttore- in media, circa il 30% in passato sono risultate esonerate”.

Tremila ne colloca il Centro per l’Impiego

Parallelamente, continua il lavoro del Centro per l’Impiego di Lecco che ogni anno colloca tra i 2,5 mila e i 3 mila disoccupati del territorio lecchese e nel 2019 si sono avuti risultati analoghi: “Il nostro portale funziona molto bene e permette a quanti cercano lavoro di provare anche in autonomia a candidarsi attraverso gli annunci delle imprese. La nostra rete – conclude Panzeri – vanta contatti con 1800 aziende e 103 agenzie per il lavoro”.