Siccità. Coldiretti: “Decreto aiuterà anche l’agricoltura lariana”

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Siccità durante l'estate 2022

Messe in campo dal Governo misure utili per contrastare la crisi idrica

“L’acqua è essenziale per mantenere sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio”

LECCO – “Per salvare l’agricoltura lariana e italiana dalla siccità che minaccia il proseguo dell’annata è necessario fare quadrato. Bene l’intervento del Governo per fronteggiare un grave problema che colpisce a più ampio raggio un Paese dove si perde ogni anno l’89% dell’acqua che arriva al suolo grazie alla pioggia“. A parlare commentando positivamente il decreto legge approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco. Al suo interno, misure utili per contrastare la crisi idrica, dall’istituzione della cabina di regia per l’emergenza alla nomina di un Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti, il quale potrà adottare in via d’urgenza i provvedimenti per fronteggiarla.

“Con i cambiamenti climatici che hanno tagliato di 1/3 le precipitazioni a livello nazionale, gli agricoltori italiani sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma l’acqua è essenziale per mantenere sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare – prosegue il presidente Trezzi nel sottolineare che – è necessario creare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio al fine di conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”.

Importanti nel decreto, secondo Coldiretti, le norme per la realizzazione, il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche, anche quelle per l’aumento dei volumi utili degli invasi in regime di emergenza idrica, anche con finalità irrigue. “Di rilievo la previsione che consente la realizzazione di piccoli invasi privati per la raccolta di acque meteoriche per uso agricolo. Insieme a tale novità è importante la disposizione che ammette il riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo”.

Dalla disponibilità idrica dipende la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al granoturco per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi come il Grana Padano o il Gorgonzola, la cui produzione è alimentata anche grazie al latte prodotto nelle stalle lariane.

L’inverno, che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica, ma l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord sulla base dei dati Isac Cnr, ha lasciato l’Italia del nord a secco con danni stimati in 6 miliardi all’agricoltura italiana. “La mancanza di precipitazioni – conclude la Coldiretti interprovinciale – sta condizionando le scelte delle aziende agricole, che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento, meno esigenti dal punto di vista idrico”,