Tavolini e dehors, i commercianti invitano l’assessore ad un confronto

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L'assessore Giovanni Cattaneo

Da settembre il nuovo regolamento sull’occupazione del suolo pubblico

L’opposizione chiede il rinvio, proposto un incontro pubblico tra esercenti e Cattaneo

 

LECCO – Un incontro pubblico tra i commercianti e Comune prima che il nuovo regolamento di occupazione del suolo pubblico sia approvato: è la richiesta avanzata martedì in municipio dal consigliere comunale ed esercente Marco Caterisano all’assessore Giovanni Cattaneo per cercare un’intesa sul documento che porterà degli elementi diversi, già dal prossimo settembre, nelle regole che oggi disciplinano gli spazi esterni concessi ai commercianti.

Un invito accettato dall’assessore Cattaneo che proprio ieri ha presentato gli ultimi ritocchi apportati dagli uffici al nuovo regolamento:

“L’elemento chiave è la sua validità su tutto il territorio comunale – ha spiegato l’assessore Giovanni Cattaneo presentando gli ultimi aggiornamenti al piano predisposto dal municipio – oggi convivono situazioni molto diverse nei rioni e in ambiti specifici come le piazze del centro”.

L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione comunale è quello di definire regole più chiare per tutti e dare dei criteri anche per la scelta di arredi e strutture esterne che siano coerenti con il contesto e per i quali cambia la durata della concessione: un anno per le strutture di arredo (ombrelloni) e fino a cinque anni per i dehors. La tipologia di questi ultimi, è una novità del regolamento, dovrà passare il giudizio della commissione paesaggio del municipio in quanto ritenuti più impattanti.

Il regolamento definisce altezza massima, caratteristiche, materiali e finiture delle strutture esterne: “Ci siamo confrontati con le associazioni dei commercianti e con i singoli esercenti, rispetto ai prodotti oggi sul mercato, per dare una versione più aggiornata di queste regole che consentiranno, progressivamente, di raggiungere una maggiore omogeneità degli arredi”.

Gli spazi concessi saranno visivamente delimitati. L’assessore ha presentato anche la mappa aggiornata degli spazi concedibili nelle piazze del centro: “Una planimetria frutto di diverse valutazioni, ovvero la situazione di partenza e quali sono per la nostra amministrazione le funzioni delle singole piazze, come l’area vicino alla Torre Viscontea o davanti a Palazzo delle Paure, spazi disponibili per eventi culturali e animazioni. Siamo consapevoli che c’è anche un problema di cattiva ‘sosta’ – delle auto – incontrollata che sarà anch’essa affrontata”.

La gran parte degli spazi contrassegnati sono già occupati, altri sono liberi perché non utilizzati al momento dagli esercenti (perché di altre tipologie di attività, come negozi di vestiti e scarpe) ma che potrebbero esserlo in futuro. In piazza Cermenati è stata inoltre riconosciuta la possibilità per bar e ristoranti non direttamente affacciati alla piazza, ma presenti nell’arco di cento metri da essa, di aggiudicarsi degli spazi attraverso un bando comunale.

Il regolamento prevede delle semplificazioni nella presentazione delle domande ma anche delle sanzioni in caso di violazione degli spazi concessi: la sospensione dopo 3 infrazioni per abuso di spazi e la revoca dopo tre violazioni generiche.

Per Cattaneo “le piazze devono accogliere il turista e i tanti lecchesi che vogliono passeggiare o sostare senza doversi necessariamente sedere ai tavolini”. La delimitazione prevista sta però creando scontento, in particolare per l’ampliamento della fascia di ‘sicurezza’ al centro di piazza XX Settembre e di transito in piazza Cermenati.

“Abbiamo misurato oltre 4 metri di spazio dall’unico ostacolo presente in piazza Cermenati, un palo della luce, ben oltre quanto richiede il codice della strada per il passaggio dei mezzi di soccorso, nel restante tratto si misura fino a 12 metri, decisamente sufficienti per il transito dei pedoni” è intervenuto Marco Caterisano che ha definito ‘fuori luogo’ e ‘spropositato’ il sistema sanzionatorio previsto.

“Il commerciante rischia di pagare cinque volte il valore della cauzione per un tavolino spostato di mezzo metro oltre, magari senza volerlo, rispetto al previsto – ha sottolineato – e quegli esercenti che si vedranno lo spazio ridotto dovranno comprare nuove strutture esterne perché le attuali potrebbero essere sovradimensionate. Un costo oggi insostenibile per molti”.

Anche per questo da più parti è stato chiesto un rinvio dell’attuazione del nuovo regolamento, al momento prevista da settembre. Lo ha chiesto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco guardando alla situazione di crisi dovuta prima al Covid e ora alla guerra in Ucraina, lo ha chiesto Simone Brigatti di Forza Italia e il consigliere di centrodestra Peppino Ciresa. Per Matteo Ripamonti di Fattore Lecco le regole servono a tutelare gli interessi di tutti.

Marco Caterisano, presidente Fipe Lecco
Marco Caterisano,

“A Lecco abbiamo in media 310-320 richieste di occupazione di suolo pubblico e solo 22 riguardano le piazze centrali, il 7% che definisce un ambito specifico ed è il nostro biglietto da visita della città, ma queste sono le proporzioni – ha sottolineato in risposta l’assessore Cattaneo – Nel 90% dei casi gli spazi concessi resteranno tali, in altri invece cambierà ma oggi, in certe situazioni, siamo siamo ben oltre le concessioni date. Capisco che è un momento di rottura, tra ciò che abbiamo ereditato e uno scenario nuovo”.