Teleriscaldamento: 24km di rete e un polo di calore al Caleotto. Alcuni dettagli

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L'inceneritore di Valmadrera

Verso la sigla del contratto con Varese Risorse per il teleriscaldamento a Valmadrera, Lecco e Malgrate

Svelati alcuni dettagli sul progetto. Due poli produttivi a Silea e Caleotto, biometano dopo il 2032, investimento da 37 milioni di euro

VALMADRERA – In occasione dell’Assemblea di Coordinamento Intercomunale di giovedì, il presidente di Silea Domenico Salvadore ha informato i Soci dell’avvenuta nomina di Varese Risorse SpA quale promotore per la progettazione e realizzazione del Teleriscaldamento per le città di Lecco, Malgrate e Valmadrera.

“Dopo aver approfondito con Varese Risorse SpA nei mesi di luglio e agosto, su mandato dell’Assemblea dei Soci di Silea, le richieste di miglioramento avanzate dagli stessi nostri Soci rispetto al progetto per la realizzazione del teleriscaldamento, ottenendo impegni e risposte positive, abbiamo provveduto nei giorni scorsi a nominare la stessa società Varese Risorse promotore di questo intervento” ha spiegato Domenico Salvadore.

“Nelle prossime settimane – ha aggiunto – avremo modo di mettere a punto gli ultimi dettagli tecnici e amministrativi che ci permetteranno di siglare il contratto con Varese Risorse e successivamente di costituire la newco che avrà il compito di realizzare e gestire l’opera, in cui la nostra partecipazione sarà a garanzia degli impegni presi a livello ambientale, economico e tecnico. Si avvia così verso la conclusione un iter lungo e partecipato, che ha visto il prezioso apporto dei nostri Soci per arrivare a definire un intervento storico per il nostro territorio, che presenta caratteristiche di eccellenza e unicità sotto ogni aspetto, a cominciare da quello legato alla sostenibilità ambientale”.

In particolare, il presidente di Silea ha voluto sottolineare come l’interlocuzione con Varese Risorse abbia determinato miglioramenti rispetto al progetto iniziale in tema di decarbonizzazione.

Il presidente di Silea Domenico Salvadore

“La massimizzazione del recupero termico dal termovalorizzatore fino alla scadenza dell’AIA del 2032 ha sensibilmente migliorato l’impronta carbonica del progetto inizialmente proposto; la sinergia con il polo produttivo di Caleotto ha posto l’attenzione sulla grande potenzialità del sito in ordine al recupero termico del calore attualmente non sfruttato e che il progetto consentirà di recuperare. Un’analisi dettagliata svolta dal Politecnico di Milano, ha evidenziato come il progetto proposto rispetti il regolamento UE 2020/852 per la finanza sostenibile  tassonomia green. con progressive e sensibili riduzioni di anidride carbonica in grado di conseguire l’obiettivo di carbon neutrality”.

Due poli di produzione

In particolare, il progetto di teleriscaldamento prevede la realizzazione di due poli di produzione.

Il primo polo sarà localizzato presso il sito industriale di Caleotto a Lecco dove è prevista una capacità di produzione calore incentrata sul recupero dei cascami termici derivanti dal processo produttivo di laminazione e sulla cogenerazione, cui si aggiungerà una serie di pompe di calore in grado di sfruttare l’energia termica attualmente dissipata nelle acque del fiume Adda. Il progetto prevede inoltre la possibilità di realizzare un impianto solare termico, sfruttando una superficie di circa 2500 mq.

Il sito della Caleotto all’Arlenico, fornirà calore alla rete di Teleriscaldamento

Il secondo polo sarà localizzato nell’area di Silea a Valmadrera, dove è previsto – fino alla scadenza della vigente AIA – il massimo recupero termico derivante dal processo di termovalorizzazione dei rifiuti, sfruttando il calore prodotto dall’impianto attualmente dissipato in atmosfera.

In un’apposita area è prevista l’installazione di impianti termici di back-up e di integrazione della capacità produttiva, per far fronte agli incrementi dei fabbisogni e per i periodi di manutenzione del termovalorizzatore.

Cosa succederà da 2032

A partire dal 2032, tutti gli impianti di produzione termica a servizio del teleriscaldamento saranno alimentati esclusivamente a biometano ed energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili certificate. Saranno inoltre avviate collaborazioni con aziende del territorio per il recupero termico dai processi produttivi in uso.

“Come richiesto dai Soci di Silea – spiegano da Silea – la società di progetto si è impegnata a sviluppare, ove possibile, reti di teleriscaldamento a bassa temperatura in accordo con la rigenerazione urbana e la pianificazione urbanistica dei Comuni interessati dall’iniziativa. Particolare attenzione, infine, è stata assicurata in materia di collaborazione con le Amministrazioni coinvolte e condivisione della programmazione degli interventi nel sottosuolo previsti nel piano di sviluppo ed estensione della rete di teleriscaldamento, oltre all’impegno a sviluppare un processo di informazione e sensibilizzazione continua dei cittadini attraverso un piano di comunicazione e uno specifico sito internet dedicato”.

“Si potrà dunque avere un teleriscaldamento totalmente scollegato dalla combustione di rifiuti e da fonti fossili” ha affermato il presidente Salvadore. “E sulla base del piano di decarbonizzazione, saremo in grado di raggiungere la “carbon neutrality”. Teniamo infine presenti le possibili sinergie con il nuovo impianto di digestione anaerobica di Annone Brianza, dove stimiamo di generare, dal trattamento della frazione organica, circa 2 milioni di metri cubi di biometano”.

Quanto sarà lunga la rete

La rete si svilupperà in contemporanea dai due siti produttivi e sarà complessivamente estesa per 24 km, di cui 7 km nel Comune di Valmadrera, 4 km nel Comune di Malgrate e 13 km nel Comune di Lecco. È previsto l’attraversamento dell’alveo del fiume Adda a partire dal 2026.

Tempi e investimenti

Il quadro economico attualmente prevede un investimento complessivo pari a 37 milioni di Euro, che, grazie alla soluzione del Project Financing, assicurano dalla società, sarà sostanzialmente a “costo zero” per Silea: “Si tratta di un patrimonio aggiuntivo di infrastrutture per il territorio lecchese che verrà realizzato dalla società di progetto” ha sottolineato il presidente Salvadore, che ha concluso: “Desidero ringraziare tutti coloro che in Silea hanno lavorato con dedizione a questo progetto, permettendoci di raggiungere questi risultati inimmaginabili anche solo qualche tempo fa. Un grazie particolare anche ai comuni Soci, con cui abbiamo condiviso passo dopo passo questo progetto strategico”.

Nel primo semestre 2022 si darà inizio all’avvio dei cantieri dell’intervento, con la conclusione degli iter autorizzativi necessari ad avviare l’opera. Per il completamento dei siti produttivi occorreranno circa 2 anni, mentre la rete si svilupperà in 5 anni in ragione dello sviluppo del piano commerciale di acquisizione dell’utenza e terminerà con l’attraversamento del fiume Adda.

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