Via libera per palestre e piscine ma non mancano le difficoltà. Il Bione resta chiuso

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Palestre e piscine possono riaprire da oggi. A Lecco il Bione al momento resta chiuso

Gli ingressi contenuti in palestra rischiano però di mettere in ginocchio i più piccoli

LECCO – Dopo tanta attesa, il periodo di lockdown si è concluso per palestre e piscine che da oggi, lunedì’, possono riaprire anche in Lombardia. “Siamo stati tra i primi a doversi fermare, già dal 1 marzo, e tra gli ultimi a poter ripartire – sottolinea Marco Scarciglia, presidente della categoria Palestre di Confcommercio Lecco – molti però riapriranno dal 3 giugno, dopo il ponte per la Festa della Repubblica, utilizzando questi ultimi giorni per organizzarsi al meglio”.

“Il disagio è totale e le normative, come per altri settori, sono arrivate tardi – spiega Scarciglia – il problema principale per i gestori della maggior parte delle palestre di Lecco è la regola dei 4 metri quadrati a cliente – per determinare la capienza massima del locale in chiave anti-Covid – che costringerà un’affluenza ridotta a seconda delle dimensioni della struttura, mediamente intorno agli 800 metri quadrati”.

Marco Scarciglia, presidente categoria Palestre di Confcommercio Lecco

Questo, ci spiega Scarciglia, “costringerà a frazionare gli ingressi e obbligare la prenotazione, con la difficoltà di riuscire a soddisfare i clienti che abitudinariamente sceglievano una specifica fascia oraria. Cosa non semplice perché quasi tutti gli utenti vanno in palestra in un orario comodo rispetto alle loro esigenze quotidiane di vita. Avere poi un numero così ridotto di persone all’interno rende difficilmente sostenibile l’attività, con il rischio che qualcuno decida di chiudere”.

Le altre principali misure anti-contagio prevedono l’igienizzazione degli strumenti ogni volta che vengono utilizzati, compito che dovrà essere svolto dagli stessi utenti con il disinfettante messo a disposizione dal personale, il distanziamento negli spogliatoi e le docce che sono ammesse se divise da separatori. “Alcune palestre, seppur ampie, hanno magari spogliatoi piccoli ed è probabile che venga chiesto alla clientela di arrivare già cambiata per non utilizzarli”.

Una situazione molto complicata che con molta fatica risolleverà il settore dalla lunga chiusura. “Arriviamo da tre mesi di incassi zero – sottolinea ancora Scarciglia – in ogni caso, l’anno sarà in perdita”.

Ancora chiuso il Bione, si lavora alla riapertura

Situazione altrettanto complicata per il Centro Sportivo Comunale di Lecco dove, per il momento, la sala fitness e la piscina restano chiusi.

La piscina del Bione

“Alla fine della scorsa settimana abbiamo avuto un incontro con i gestori – spiega l’assessore allo Sport, Roberto Nigriello – stiamo valutando la migliore soluzione per la riapertura che dovrà tenere conto di due fattori: la sicurezza per utenti e personale e l’equilibrio economico per consentire ai gestori di poter continuare a lavorare”.

Roberto Nigriello assessore allo Sport

Il problema, anche in questo caso è la sostenibilità: “Con la piscina accessibile a sole 6-7 persone contemporaneamente non è cosa semplice, a fronte di costi fissi per la gestione quotidiana della struttura e le spese per il personale. Lo stesso vale per la sala fitness – spiega l’assessore – Si stanno ipotizzando anche ipotesi di aperture scaglionate dei servizi all’utenza, quindi una ripartenza non al 100% da subito del centro sportivo, sperando che questo periodo di emergenza non si prolunghi ulteriormente”.

Al Pratogrande riaprono piscina e lido

E’ il primo giorno di riapertura invece per la piscina del centro sportivo Pratogrande di Garlate dove è ripresa l’attività sia nella vasca interna, dedicata al nuoto libero, che nella vasca esterna del lido.

“E’ una situazione completamente nuova anche per noi e ci siamo organizzati per dare la miglior fruizione possibile all’utenza e in sicurezza – spiega Alessandra Milani, alla guida della struttura insieme al fratello Fabio – abbiamo deciso di avviare le prenotazioni per il nuoto libero, in modo da garantire il distanziamento negli spogliatoi e avere un massimo di 4 persone a corsia, divise in livelli di pratica, in modo che l’esperienza natatoria sia piacevole per l’utente”.

Le prenotazioni (un’ora il tempo di pratica) sono possibili dal sito web della struttura “ma a breve sarà disponibile anche un App che agevolerà molto l’utenza”. Sempre sul sito web è possibile scaricare il modulo di autocertificazione anti-Covid che può essere quindi compilata prima di recarsi alla struttura. “Tutto questo fa sì che i tempi interni per il cliente siano ridotti al minimo e possa accedere velocemente al servizio” spiega Alessandra Milani.

A breve aprirà anche la vasca ludica interna dedicata ai bambini e dalla prossima settimana ripartiranno anche i corsi.

La piscina esterna del Pratogrande

Ha invece già riaperto anche il lido estivo con la vasca esterna dedicata alla sola balneazione. “Siamo molto contenti, i clienti avevano già acquistato il pacchetto ‘Isola Felice’ per l’estate, un abbonamento che era in prevendita da metà aprile, quando ancora i tempi di riapertura erano incerti. Un atto di fiducia che ci ha fatto molto piacere. All’esterno abbiamo suddiviso gli ombrelloni per garantire i 10 mq necessari mentre sul prato è possibile sdraiarsi mantenendo il distanziamento di un metro e mezzo tra ogni nucleo familiare. I nostri assistenti sono presenti per aiutare l’utenza”.

“In vasca – prosegue Alessandra Milani – deve essere invece mantenuta la distanza di due metri tra le persone, la mascherina deve essere portata fino a bordo vasca e poi chiusa in un sacchetto, da lasciare a lato della piscina, per rimetterla una volta usciti”.

Ha ripreso l’attività già dalla scorsa settimana la scuola di tennis mentre ripartiranno presto anche i corsi di fitness. “Abbiamo la fortuna di avere uno spazio esterno molto grande e quindi l’attività verrà spostata all’esterno – conclude la titolare – per ogni informazione è comunque possibile consultare il nostro sito o rivolersi alla nostra reception”.