Lecco, sciopero dei metalmeccanici: “Vogliamo il contratto”

LECCO – “Fim-Fiom vogliono il contratto”. Sono scesi in piazza per chiederlo ancora a gran voce circa 300 lavoratori e lavoratrici metalmeccanici, che martedì mattino hanno risposto all’appello lanciato da Fim, Fiom. Uno sciopero di 8 ore per tutti i turni di lavoro a cui ha aderito il 90% delle aziende, nell’ambito della mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto.

Lavoratori e dirigenti dei sindacati si sono ritrovati martedì mattino in via Besonda a partire dalle ore 9, per dare via al corteo che ha sfilato fino alla sede di Confindustria, dove i manifestanti hanno ribadito i motivi dello sciopero. Non ha aderito alla mobilitazione di quest’oggi la Uilm Lecco che ha organizzato ore di sciopero in altre giornate (l’ultima venerdì 15 luglio).
Presente il Segretario Generale Fiom-Cgil Lombardia Mirco Rota.

“Le trattative sul rinnovo del contratto che, ricordo, è scaduto a dicembre, sono ferme: Federmeccanica e Assistal hanno dimostrato rigidità, la proposta che è stata fatta invece di aprire un dialogo ha alzato l’ennesimo muro” ha commentato Rota. “Propongono un aumento sul salario, ma per una minoranza assoluta, pari al 5%, nello specifico solo per i salari non allineati alla soglia del minimo di garanzia; per il restante 95% dei lavoratori metalmeccanici, non è previsto alcun aumento”.

Uno stato dei fatti che, anche per il Segretario Cgil Lecco Wolfango Pirelli, rende inutile il Contratto nazionale: “Da dicembre, quando ci è stata presentata la proposta di rinnovamento, a oggi, niente è cambiato, nessun confronto costruttivo è stato avviato. Sosteniamo la riconferma del sistema su due livelli, con il ruolo generale del Ccnl sulle normative e sulla tutela del potere d’acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche”.

“Uniti nella mobilitazione i lavoratori e le lavoratrici metalmeccanici chiedono oggi e continueranno a farlo un nuovo contratto nazionale – ha commentato Diego Riva, Segretario Generale Fiom Lecco – in questi giorni abbiamo svolto diverse assemblee nei luoghi di lavoro, tutte molto partecipate, e anche le presenze di questa mattina dimostrano che la gente ha capito l’importanza della partita che stiamo affrontando. Dobbiamo difendere le conquiste del passato! Davanti a Confindustria dichiariamo che se pensavano di essere i paladini dei lavoratori si sono sbagliati di grosso. Ci hanno sottovalutato, ma noi siamo qui”.

“Braccia incrociate” non solo a Lecco ma in tutta la Regione, che nel mese di luglio ha visto diverse mobilitazioni delle tute blu per riaprire una trattativa sul Contratto nazionale: “Il 26 luglio – ha ricordato Rota – saremo a Mantova con uno stop di 4 ore, siamo determinati nella nostra battaglia, l’intransigenza di Federmeccanica è inaccettabile”.

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