Lucchini: scongiurati gli esuberi, rinnovata la solidarietà

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LECCO – Tirano un sospiro di sollievo i lavoratori della sede lecchese della Lucchini: a pochi giorni dalla scadenza del contratto di solidarietà, nell’incontro di giovedì tra sindacati e azienda sono stati scongiurati i 47 esuberi previsti per lo stabilimento di via Arlenico.

“Fortunatamente abbiamo trovato un accordo sul contratto di solidarietà che sarebbe scaduto il prossimo 26 settembre e siamo riusciti ad ottenere il rinnovo per un altro anno” spiega Enrico Castelli della Uilm, a margine di una riunione giudicata “non semplice” dal sindacalista che insieme a Mauro Castelli (Fiom), Giovanni Gianola (Fim) e ai rappresentanti delle Rsu si è confrontato con il responsabile del personale del gruppo Lucchini, Riccardo Grilli.

Una buona notizia giunge anche sul fronte della produzione: se infatti a luglio gli 80 dipendenti dello stabilimento lecchese erano rientrati in fabbrica, con il mese di agosto il laminatoio è tornato a fermarsi ma tra qualche giorno l’attività dovrebbe ripartire per almeno tre settimane, ad iniziare da lunedì 7 ottobre.

“Siamo soddisfatti anche se sappiamo che il futuro dello stabilimento non dipende da noi, ma dall’amministrazione straordinaria che dovrà trovare una soluzione. Nel frattempo abbiamo messo al riparo i lavoratori” ha commentato Mauro Castelli.

Gli occhi di tutti sono infatti puntati verso il Ministero dello Sviluppo Economico che avrà tempo fino al 9 ottobre dare una risposta rispetto al piano aziendale presentato dal commissario straordinario Piero Nardi. Tra le ipotesi in campo per la vendita quella della realizzazione di un forno elettrico oppure la cessione di singoli laminatoi e impianti. Si attende quindi il bando di gara per scoprire anche chi si farà avanti per l’acquisto.