Mandello. Sciopero ‘soft’ alla Carcano, “E’ un segnale per farci ascoltare”

Tempo di lettura: 2 minuti

Mezzora di sciopero per i lavoratori della Carcano di Mandello

I sindacati chiedono risposte sulla prospettiva aziendale

MANDELLO – Dalle 5.00 alle 5.30, dalle 10.00 alle 10.30 e dalle 15.00 alle 15.30: mezzora di sciopero in ogni turno di lavoro nella giornata di oggi per i lavoratori della sede di Mandello della Carcano. Si tratta della seconda iniziativa dopo un primo sciopero avvenuto la scorsa settimana.

Una mobilitazione che, spiegano i sindacati Fiom e Fim, vuole essere un segnale lanciato alla direzione dell’azienda e a tutto il consiglio di amministrazione: “Non parliamo di una realtà produttiva problematica – chiariscono Maurizio Oreggia della Fiom Cgil e Emilio Castelli della Fim Cisl – E’ un’azienda che fino al 2018 ha registrato performance molto positive, è il primo anno che la Carcano vive un rallentamento dovuto però a situazioni di mercato, in particolare all’effetto dei dazi degli Stati Uniti nei confronti della Cina che hanno riversato l’alluminio prodotto dai cinesi sul mercato europeo e sul nostro territorio”.

“E’ una situazione che parte da lontano” spiegano i sindacati e che ha costretto l’azienda a ricorrere alla cassa integrazione per il sito produttivo di Delebio per 13 settimane di ammortizzatore fino a fine anno anche se si stimerebbe l’utilizzo di sole tre settimane effettive.

“La nostra preoccupazione riguarda Mandello – 200 dipendenti circa – in quanto da sempre nel gruppo Carcano è stato il sito più debole rispetto a quelli di Andalo e Delebio. E’ stato avviato un tavolo di confronto con l’azienda. Ci aspettiamo risposte riguardo alle strategie, gli investimenti con il coinvolgimento dell’intera rappresentanza sindacale e continuità riguardo alla contrattazione di secondo livello. L’azienda ha ancora investimenti da realizzare, vogliamo avere garanzie che ci sia la volontà di tenere alto lo sviluppo del sito di Mandello”