Mandello sempre più turistica: aumentano case vacanze e posti letto

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Una veduta panoramica di Mandello

Anni di crescita per il turismo a Mandello, aumenta la ricettività

L’assessore: “Scelti perché più economici rispetto al centro lago e collegati ai principali servizi”

MANDELLO – Dalla tradizione manifattura alla nuova vocazione turistica: una trasformazione che negli ultimi anni ha interessato in maniera evidente anche Mandello dove la ricettività sta crescendo di pari passo con il flusso di visitatori.

La crescita riguarda soprattutto le strutture extra alberghiere con un totale di 120 case vacanze attive sul territorio comunale per complessivi 600 posti letto. A queste si affiancano i B&B, nove in paese per circa una quarantina di posti letto, il campeggio con 200 posti, gli affittacamere, due agriturismi, due hotel storici e un ‘cinque stelle’.

“Negli anni abbiamo sicuramente registrato un forte aumento di attività ricettive – spiega l’assessore comunale Silvia Nessi che conosce bene le dinamiche del turismo, essendo anch’essa un’imprenditrice del settore – la crescita si è registrata soprattutto per quanto riguarda le case vacanze, proprio in queste settimane hanno aperto altre quattro strutture di questo tipo. Molto è cambiato in questi ultimi decenni a Mandello, ricordo nel 2006 c’erano solo motociclisti di passaggio, oggi invece siamo meta di turisti non solo ‘mordi e fuggi’”.

Silvia Nessi

La vicinanza ad altre località turistiche ben più note sul Lario ha fatto da traino anche per Mandello: “In passato gli arrivi si concentravano su medio e alto lago dove nel tempo i prezzi sono cresciuti, arrivando anche a costare il triplo rispetto a quanto si può trovare invece a Mandello – spiega l’assessore – e preferiscono soggiornare qui perché, al ritorno dal loro tour nelle altre località come Bellagio, da noi trovano maggiore tranquillità la sera, sono spesso meglio collegati con i servizi, come il treno della linea con Milano che ferma a Mandello anche con i ‘diretti’, e da qui possono prendere il battello e spostarsi nelle altre mete sul lago”.

Meno per la Guzzi, più per lago ed escursioni

Se il settore del turismo ha passato sicuramente momenti migliori rispetto agli ultimi tempi contraddistinti dal Covid, nella cittadina lariana gli arrivi non sono mancati:

“Sia il 2020 che il 2021 sono state comunque due stagioni buone, è cambiato il tipo di clientela – spiega Nessi – se prima del Covid so aveva l’80% di turisti stranieri e il 20% di italiani, nel 2020 le percentuali si sono invertite. Sono mancati soprattutto gli americani, gli australiani, i giapponesi che rappresentavano un terzo degli arrivi stranieri e sono i turisti che creano maggiore indotto perché vogliono fare esperienze, dalla gita al lago alla passeggiata in montagna, alla cena al ristorante”.

“La Moto Guzzi è un’attrattiva per gli appassionati, il turista medio che arriva a Mandello, però, è attirato soprattutto dal lago e tanti dalla montagna – aggiunge l’assessore – del resto le nostre Grigne sono famose in tutto il mondo e anche il Sentiero del Viandante molto frequentato dai turisti”.

Mandello, i giardini a lago

Intanto, anche Mandello sta cambiando il suo volto in questi anni soprattutto nella zona lago, con la nuova piazza, il cantiere del nuovo lungolago di Olcio, oltre al nuovo Museo della Guzzi che realizzerà la Piaggio:

“C’è anche il progetto per riqualificare i giardini seguendo la stessa ottica che abbiamo avuto in questi anni – spiega Nessi – ovvero orientandoci ad un utilizzo più ordinato degli spazi e con la messa in gestione delle spiagge con la messa a nuovo della casetta del nostro infopoint che è riconosciuto dalla Regione e parte della rete di infopoint turistici regionale, oltre che il rinnovo della cartellonistica”.

“Sappiamo che qualcuno sarà rimasto scontento della mancanza di accesso libero alla spiaggia – aggiunge l’assessore – ma la situazione l’ultima estate era decisamente più gestibile e fruibile per chi veniva da fuori e per gli stessi mandellesi. Il turismo non è solo godere delle bellezze dei luoghi ma deve portare benessere alle attività e il turismo ‘mordi e fuggi’ non lascia nulla al territorio”.