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MANDELLO – Recuperare i rapporti tanto logorati negli anni con i dipendenti e con i sindacati, ma anche con i clienti e i fornitori: questi sarebbero gli obiettivi che Marco Gilardoni intende perseguire per risollevare le sorti dell’azienda di famiglia.
E’ quanto lui stesso avrebbe riferito ai lavoratori che ha voluto incontrare giovedì pomeriggio, dopo il suo insediamento come amministratore giudiziario della Gilardoni Raggi X. E’ stato il Tribunale di Milano ad assegnargli l’incarico temporaneo, della durata di otto mesi , in seguito all’azzeramento del consiglio di amministrazione dell’azienda mandellese e la ‘destituzione’ di fatto di Maria Cristina Gilardoni, sua madre, per lunghi anni alla guida dell’impresa.
Un cambio di rotta che appare evidente rispetto alla passata gestione e questo non poteva che incontrare il favore dei sindacati, presenti all’incontro insieme ai lavoratori. “Il nostro giudizio è estremamente positivo – spiegano Emilio Castelli e Fabio Anghileri di Fim Cisl e Fiom Cgil – è il percorso che anche noi auspichiamo per l’azienda e siamo disposti ad incontrare formalmente Marco Gilardoni per fare il punto della situazione”.
Nel frattempo l’ex titolare non ha fatto mancare la sua presenza in azienda, si è presentata regolarmente nel suo ufficio sia mercoledì, all’indomani della sentenza, che giovedì mattina, ma il potere decisionale è ora nelle mani del figlio, affiancato nel suo lavoro da amministratore giudiziario da un avvocato e un tecnico nominati anch’essi dal tribunale.
