Ai lavoratori Voss Osnago la solidarietà degli altri operai: una colletta per panettoni e spumante

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C’è chi porta generi alimentari e chi si offre per coprire qualche ora di turno: tantissima solidarietà al presidio Voss Osnago

Mercoledì è convocato il tavolo in Provincia mentre il 29 la questione approda in Consiglio regionale: la speranza è quella di aprire un dialogo con la proprietà per non fare cessare l’azienda

OSNAGO – C’è chi ha portato delle cassette di mandarini, arance e banane,  chi ha voluto donare pane e affettati e chi ha promosso una colletta tra colleghi per regalare panettoni e spumanti e provare a rendere questo Natale un po’ meno amaro. Altri invece hanno lasciato il proprio numero di telefono rendendosi disponibile a coprire alcune ore al presidio permanente. E’ tantissima la solidarietà che stanno ricevendo in questi i giorni i 70 lavoratori della Voss Fluid, la torneria di via Stoppani a rischio di imminente chiusura.

In stato di agitazione da diversi giorni, dopo aver saputo le intenzioni della proprietà durante l’incontro con i sindacati il 4 dicembre, i lavoratori, in cassa integrazione causa Covid, hanno iniziato a dare vita, da settimana scorsa, a un picchetto permanente davanti ai cancelli dell’ex Larga per impedire che la proprietà possa prelevare i macchinari presenti all’interno della ditta e trasferirli in altri poli produttivi in Germania e Polonia.

Una presenza h 24, 7 giorni su 7, che ha incassato subito la solidarietà di tutti gli osnaghesi, legati e affezionati a una ditta, nata nel 1954 per volontà dell’imprenditore Giuseppe Arlati (a cui è poi succeduto Cazzaniga fino al subentro nel 2016 della multinazionale tedesca), che fa parte del patrimonio del paese. Anche il sindaco Paolo Brivio si è più volte recato al presidio, attivandosi per il coinvolgimento anche del deputato Dem Gian Mario Fragomeli che sta cercando di portare in discussione la vicenda sui tavoli ministeriali.

Bei gesti che riscaldano il cuore

“Non ci aspettavamo questa solidarietà e siamo davvero commossi” dichiara Alessandra, Rsu Fim Cisl – In questi giorni tantissime persone ci stanno venendo a trovare manifestando la propria vicinanza in questa situazione davvero difficile da affrontare”.

I lavoratori si sentono presi in giro per una decisione, quella della chiusura della sede di via Stoppani (la Voss ha ad Osnago anche un’altra sede in via Olivetti dove vengono assemblati pezzi), arrivata sotto l’albero di Natale quando sembrerebbe che la casa madre avesse già dato indicazioni in questo senso a luglio. “Ci sentiamo sentiti trattati come stracci e per questo domenica abbiamo addobbato un albero di Natale qui davanti mettendo, come decorazioni, degli stracci. 70, come ognuno di noi”.

L’albero di Natale con gli stracci dei lavoratori

70 persone che rischiano di trovarsi all’improvviso a casa, senza un lavoro, non appena a marzo finirà la proroga della cassa integrazione. Questa mattina, i lavoratori di turno al presidio hanno ricevuto la visita di una delegazione degli operai della ditta I.H.I. di Cernusco. “Pur essendo a loro volta in cassa integrazione, hanno fatto una raccolta fondi tra di loro per acquistare 70 confezioni di panettoni e spumante da portare a ognuno di noi. E hanno lasciato anche beni per acquistare cibo per il presidio. Certi gesti riempiono e scaldano il cuore”.

C’è chi si è offerto di regalare il pranzo di Natale

Anche perché, come dicevamo, non sono azioni isolate: “L’altra sera si è fermata una macchina con a bordo dei ragazzi che ci hanno regalato delle pizze, donateci da una pizzeria della zona. Il Circolo Arci ci ha prestato gazebo, gruppo elettrogeno e teli per ripararci dal freddo. E c’è chi si è proposto per coprire qualche turno”. Il presidio andrà avanti anche il giorno di Natale e qualcuno si è già offerto di consegnare a domicilio il pranzo per chi  il pranzo del 25 dicembre lo trascorrerà davanti ai cancelli della sua (ex) azienda.

Tenacia, forza e compattezza quindi non mancano ai lavoratori della Voss in questi giorni di resistenza nella speranza che si possa arrivare a scrivere un futuro diverso rispetto a quanto finora prospettato, ovvero licenziamento e chiusura dell’attività. Domani, mercoledì 23 dicembre è in programma alle 17 in Provincia il tavolo istituzionale di crisi alla presenza, molto probabilmente, anche della proprietà.

In Regione il 29 dicembre

E il 29 dicembre la questione verrà affrontata in Consiglio regionale su istanza del consigliere pentastellato Raffaele Erba. L’audizione con i vertici societari della Voss, i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali, è stata calendarizzata dal Presidente Senna per martedì 29 dicembre alle 10 a Palazzo Pirelli. “E’ nostro dovere instaurare un dialogo tra la proprietà, i lavoratori dipendenti e le rappresentanze sindacali per cercare di scongiurare i licenziamenti e trovare una soluzione dignitosa per i 70 contratti a rischio. Regione Lombardia ha la possibilità di intervenire per trovare una mediazione” conclude il consigliere Erba.