Auchan – Conad, annunciati 3105 esuberi: incognite anche per i lavoratori lecchesi

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Incontro oggi, mercoledì, al Ministero dello Sviluppo tra l’azienda e i sindacati: “Lo stato di agitazione continua”

Anche una delegazione di sindacalisti lecchesi al presidio a Roma per chiedere al governo la massima attenzione

LECCO – MERATE – Resta aperto lo stato di agitazione al termine del vertice convocato questa mattina, mercoledì 30 ottobre, al Ministero dello sviluppo economico, per discutere alla presenza dell’azienda e dei sindacati nazionali il futuro dei lavoratori coinvolti nella maxi operazione di acquisizione del gruppo Auchan Retail da parte di Conad.

Un passaggio complesso che vede coinvolti migliaia di lavoratori e tantissimi punti vendita distribuiti lungo lo Stivale. Nel Lecchese sono tre le realtà coinvolte: si tratta dell’ipermercato Auchan di via Bergamo a Merate, del punto vendita Sma di via Roma a Lecco e del Simply di Barzanò.

A Roma anche una delegazione lecchese

Proprio per questo motivo questa mattina anche una delegazione composta da una trentina di lecchesi è scesa a Roma per partecipare allo sciopero nazionale indetto unitariamente dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per ottenere chiarimenti sull’acquisizione del gruppo Auchan Retail da parte di Conad.

L’incontro non si è chiuso in maniera positiva, tanto che resta aperto lo stato di agitazione. Conad ha infatti confermato l’intenzione di procedere, su scala nazionale, all’esubero di 3105 lavoratori. “La richiesta di incontro al Mise è servita per dare un segnale di responsabilità all’impresa – puntualizza Barbara Cortinovis, della Filcams Cgil Lecco – . Non deve passare il concetto di tranquillità in questa vicenda perché la realtà è un’altra, fatta di 16mila lavoratori coinvolti”. Un numero già diminuito rispetto ai 18mila iniziali: persone che ancora oggi poco o nulla sanno sul proprio destino lavorativo.

16mila lavoratori coinvolti

“Per questo chiediamo la massima attenzione al Mise visto che sono già state dichiarate riduzioni di metrature e quindi esuberi. Le eccedenze potrebbero venire cedute ai terzi e con esse anche il personale”. A fronte di un numero di esuberi pari a 3105 lavoratori, la richiesta dei sindacati è chiara: “Non siamo disponibili a frammentare gli esuberi sulle piccole realtà: chiediamo un’unica regia e un unico tavolo di contrattazioni. Un leader del mercato del lavoro come si dichiara di essere Conad non può non avere regole”. Per questi motivi i sindacati hanno deciso di non smobilitare e di continuare l’agitazione sindacale: “Chiediamo al governo la massima attenzione. E’ una vertenza che riguarda moltissimi lavoratori”.

Incerto il futuro del punto Simply di Barzanò

L’adesione allo sciopero è stata buona anche nel lecchese tra lavoratori diretti ed indiretti (appalti): i numeri ufficiali saranno resi noti domani. Come noto sia l’ipermercato meratese che il punto vendita di Lecco rientrano nei negozi che Conad intende rilevare da subito, entro febbraio 2020. Non è così invece per il negozio Simply di Barzano, il cui destino non è ancora ben noto.