Casa dei Ragazzi, i sindacati: “Non si tocchi il contratto dei lavoratori”

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La struttura di Olgiate per utenti con disabilità cambia il tipo di contratto applicato ai dipendenti

Insorgono i sindacati: “Decisione unilaterale, l’ennesimo schiaffo ai lavoratori del settore socio sanitario”

 

OLGIATE- Profonda delusione e rammarico: queste le parole chiave che caratterizzano la toccante lettera trasmessa nei giorni scorsi al CDA della “Casa Dei Ragazzi” di Olgiate Molgora dai propri dipendenti, di fronte alla decisione unilaterale assunta dall’azienda di applicare il CCNL UNEBA ai 34 lavoratori assoggettati al CCNL Funzioni Locali.

Lo fanno sapere i sindacati FP CGIL Lecco e CISL FP MBL attraverso i loro segretari
Teresa Elmo e Massimo Tremolada: “Ancora una volta assistiamo all’inaccettabile tentativo, da parte dei vertici di aziende socio sanitarie locali, di voler cambiare il Contratto Nazionale applicato ai propri dipendenti all’atto dell’assunzione – scrivono in una nota – con comunicazione del 7 aprile 2023 la Presidente del CDA della ‘Casa Dei Ragazzi’ di Olgiate Molgora, disconoscendo gli obblighi nei confronti dei propri dipendenti assunti con CCNL Funzioni Locali, ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU la propria intenzione di recedere dal CCNL applicato ai medesimi lavoratori sino ad oggi, per assoggettarli al CCNL UNEBA, contratto, a detta dell’azienda, più aderente alla tipologia di attività svolta”.

“Una decisione assurda” secondo i sindacati che parlano di “ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori che operano con professionalità e senso del dovere all’interno dei servizi socio assistenziali educativi rivolti all’utenza più fragile”.

Cgil e Cisl hanno diffidato il Cda della struttura nel prendere decisioni unilaterali “dettata unicamente dalla volontà dell’azienda di contrarre la spesa destinata al personale – scrivono – in funzione del contenimento dei costi complessivi attribuiti ai servizi erogati all’utenza. Incomprensibile che l’azienda dichiari tramite il proprio sito ufficiale che ‘ogni operatore dell’Ente si sente coinvolto nel proprio impegno lavorativo, perché consapevole di essere parte di un insieme strutturato e ben funzionante, che si basa sulla responsabilità del singolo’, quando la stessa responsabilità viene disconosciuta dalle recenti scelte operate dalla parte datoriale, senza che vi sia stato un confronto preventivo con i diretti interessati”.

Se l’azienda non desisterà dal proprio proposito, i sindacati proclameranno lo stato di agitazione del personale.