Vismara, Regione in campo per salvaguardare i 164 posti di lavoro

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Caso Vismara, la Regione si farà parte attiva con il Ministero del Lavoro

Approvata ad unanimità la delibera proposta del consigliere Straniero (PD)

CASATENOVO – Un voto unanime che impegna la Giunta regionale “a farsi parte attiva con il Ministero dello Sviluppo economico e con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali affinché mettano in atto tutte le misure per salvaguardare sia l’occupazione dei 164 lavoratori che la produzione dello storico sito di Casatenovo” della Vismara.

È quello che è arrivato questo pomeriggio, durante la seduta di consiglio regionale, con l’approvazione di una mozione urgente presentata da Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd.

Nel testo dell’atto il consigliere dem ricordava che “nel corso degli anni la Vismara Spa, da azienda locale, si è affermata e sviluppata non solo a livello nazionale, ma anche mondiale, grazie alla qualità dei salumi prodotti e all’affermarsi del marchio sui mercati internazionali. Durante la centenaria storia dell’azienda si sono avuti diversi passaggi societari che hanno portato da ultimo, nel 2000, la vendita della società dalla Nestlè alla famiglia Ferrarini, uno dei più grandi produttori italiani di salumi. Ma la crisi economica e soprattutto finanziaria degli ultimi anni ha colpito sia la Vismara che il Gruppo Ferrarini, tanto che il destino di entrambe le società è oggi legato all’andamento e alla accettazione di due piani concorsuali, distinti ma allo stesso tempo legati tra di loro. E l’offerta presentata potrebbe mettere a serio rischio il futuro produttivo e occupazionale del sito di Casatenovo”.

Raffaele Straniero

Straniero ha recepito “volentieri l’impegno dell’assessore regionale al Lavoro Rizzoli di fare da tramite con i Ministeri romani e ritengo sia un’ottima cosa anche il fatto che la mozione abbia avuto la sottoscrizione da parte di tutti i capigruppo, sia di minoranza che di maggioranza. Ora c’è solo da lavorare per quello che appare un obiettivo comune e condiviso”.