Il Natale in presidio dei lavoratori della Voss Osnago

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Oggi, 25 dicembre, i lavoratori hanno ricevuto la visita di Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl

Il presidio h 24 va avanti da quasi due settimane per evitare lo smantellamento della torneria di via Stoppani

OSNAGO – In presidio, fuori dai cancelli della “loro” ditta anche il giorno della Vigilia e di Natale. Non si è fermato neppure in queste ore il presidio organizzato dai 70 lavoratori della Voss Osnago di via Stoppani per ribadire la propria contrarietà alla chiusura dello stabilimento, così come deciso dai vertici della multinazionale tedesca. In sciopero da quasi due settimane, i lavoratori hanno dato vita a un picchetto permanente per scongiurare il fatto che la proprietà possa smantellare anche gli impianti e i macchinari annullando così facendo la possibilità che qualche altro imprenditore possa subentrare alla guida della torneria fondata nel 1954 dall’imprenditore Giuseppe Arlati e rilevata nel 2016 dalla multinazionale Voss Fluid.

“Siamo qui per difendere il nostro posto di lavoro e la nostra dignità” hanno ribadito in più occasioni gli operai, seguiti dai sindacalisti Lorena Silvani (Fism Cisl) e Domenico Alvaro (Fiom Cgil). La loro battaglia sta incassando, in questi giorni, la solidarietà di tantissime persone, non solo osnaghesi. Anche oggi, giorno di Natale, non sono mancati gesti di vicinanza e di solidarietà con pasti caldi distribuiti a chi ha trascorso, in presidio, il 25 dicembre.

In via Stoppani oggi è arrivato il segretario Generale Fim Cisl Roberto Benaglia che ha ribadito l’impegno nella gestione della situazione e il carattere nazionale di questa vertenza. Ieri, invece, in visita era arrivato il segretario generale della Cisl Lombardia Ugo Duci, che si è già attivato presso la Regione per la vicenda. Martedì 29 è infatti in programma al Pirellone l’audizione per parlare del futuro della Voss Osnago. Fino all’altro giorno la proprietà aveva subordinato la partecipazione all’incontro al fatto di poter accedere allo stabilimento per prelevare della merce. Una richiesta giudicata però dai sindacalisti inammissibile.