Merate e Casatenovo, stop allo stato di agitazione degli infermieri INRCA

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La decisione arriva dopo l’incontro del 13 giugno in Prefettura a Lecco

CGIL, CISL e NURSIND hanno sospeso la mobilitazione: “Valuteremo gli effetti degli impegni presi dall’INRCA entro fine luglio”

LECCO – Un primo passo verso una tregua, in attesa che seguano fatti concreti alle parole. È quanto emerso oggi, venerdì, al termine dell’incontro svoltosi presso la Prefettura di Lecco tra i vertici dell’I.R.C.C.S. INRCA e le sigle sindacali CGIL, CISL e NURSIND, rappresentative del personale infermieristico attivo nei presidi di Merate e Casatenovo. L’incontro si è tenuto nell’ambito del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dalla legge 146/90 in caso di sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Le parti si erano già incontrate lo scorso 3 giugno per discutere delle criticità legate alla carenza di personale, un problema che negli ultimi mesi ha acuito le tensioni nei reparti e reso difficile persino la programmazione delle ferie estive. Oggi, al tavolo, oltre ai sindacati e ai rappresentanti della RSU, erano presenti il Direttore Generale dell’ASST di Lecco Marco Trivelli, il Direttore Sanitario dell’INRCA Riccardo Luzi e la Direttrice infermieristica Antonietta Cresta.

“Si è aperto un confronto costruttivo”, riferiscono i sindacati, sottolineando come l’Azienda abbia riconosciuto ufficialmente il rilievo costituzionale delle problematiche in gioco: da un lato, il diritto dei lavoratori del comparto sanitario a condizioni dignitose; dall’altro, quello dei cittadini a ricevere cure adeguate.

Durante la riunione, l’INRCA ha illustrato le misure messe in campo per fronteggiare l’emergenza. In particolare, è stata confermata la prossima pubblicazione di un bando per esternalizzare parte del servizio assistenziale, così da rafforzare l’organico a Merate senza dover tagliare posti letto. Allo stesso tempo, è già partita la ricerca di personale esterno per i mesi estivi, con l’obiettivo dichiarato di “garantire la programmazione anticipata dei turni e delle ferie”, come dichiarato dalla direzione sanitaria. Nei mesi di luglio e agosto, inoltre, la turnazione a Merate sarà potenziata grazie all’inserimento di ulteriori operatori socio-sanitari.

Soddisfatto il Direttore Generale dell’ASST Marco Trivelli, che ha parlato di “impegni chiari e condivisi”, assicurando il pieno supporto dell’Azienda per mantenere alti gli standard delle prestazioni sanitarie. Anche le organizzazioni sindacali hanno riconosciuto gli sforzi compiuti, pur mantenendo un atteggiamento prudente: “Ora attendiamo che le promesse si traducano in miglioramenti tangibili per i lavoratori”.

Proprio per verificare l’efficacia delle misure annunciate, le sigle hanno deciso di sospendere temporaneamente lo stato di agitazione fino al 30 luglio. Una pausa, non una resa, che lascia aperto ogni scenario. Entro quella data, sarà chiaro se la strada imboccata porterà davvero a un alleggerimento della pressione sul personale e a un miglior equilibrio tra risorse disponibili e bisogni dell’utenza.

Nel frattempo, nei corridoi dei presidi di Merate e Casatenovo, resta alta l’attenzione. Perché dietro ogni turno scoperto, ogni ferie rinviate o ogni paziente in attesa, ci sono lavoratori stanchi, ma determinati a farsi sentire.