Osnago, firmato l’accordo di secondo livello alla Voss Fluid

Tempo di lettura: 3 minuti

L’accordo è stato raggiunto lunedì 15 aprile, soddisfatti i sindacalisti

L’azienda è ora nelle mani di una multinazionale tedesca e conta circa 120 lavoratori

OSNAGO – Più attenzione alla sicurezza e alle prevenzione degli infortuni, un’indennità economica per la flessibilità dell’orario di lavoro, la definizione di un premio di risultato e maggior conciliazione dei tempi lavoro – famiglia. Sono solo alcuni dei risultati raggiunti grazie all’accordo di secondo livello firmato lunedì 15 aprile alla Voss Fluid Srl.

L’ipotesi di accordo è stata votata all’unanimità durante le assemblee che si sono tenute in azione settimana scorsa. Fim Monza Brianza Lecco e Fiom Lecco, insieme alle Rsu, hanno così siglato a inizio settimana l’accordo con l’azienda produttrice di tecnologia idraulica per collegamenti, specializzata nella fornitura anche di sistemi di tubature idrauliche pronte al montaggio. La ditta vede attualmente impiegati 120 lavoratori. Produce una gamma di prodotti comprende numerosi componenti di collegamento, sistemi di raccordi di tubature, valvole per tubi flessibili, apparecchi di premontaggio e diversi strumenti ausiliari.

Un accordo raggiunto dopo 10 anni di vuoto

L’accordo integrativo di secondo livello è un traguardo importante perché arriva dopo almeno dieci anni d’assenza di contrattazione normativa ed economica aziendale e dopo anni difficili prima che la proprietà passasse alla Voss, multinazionale tedesca. Nell’accordo integrativo sono stati raggiunti risultati importanti su molti fronti. Sono state rafforzate le relazioni sindacali ed è stata data importante attenzione alla sicurezza e alla prevenzione infortuni, implementando un’analisi condivisa delle postazioni di lavoro che comportino un’intensa attività manuale. Previsti anche l’istituzione e l’analisi congiunta del registro dei mancati infortuni e la sperimentazione dei break formativi come metodo innovativo sulla formazione sicurezza lavoratori. Per la formazione e professionalità è stato rafforzato il percorso della formazione continua di 24 ore pro capite a lavoratore come da Ccnl con registrazione individuale tramite registro formativo.

Riconoscimenti anche economici

Il maggior disagio di coloro che lavorano sul turno notturno avrà un riconoscimento economico e avrà un’indennità economica la flessibilità dell’orario di lavoro. E’ stata aumentata  inoltre la quota azienda per il fondo pensionistico e definito un premio di risultato. Si presta importante e fondamentale attenzione alla conciliazione vita/lavoro dei dipendenti, con rafforzamento della procedura di richiesta ferie/par, permessi per i neopadri e sopratutto con il riconoscimento di nove ore di permesso retribuito per le visite specialistiche per dipendenti che possono essere cumulate per gli anni di vigenza del contratto interno, inoltre c’è un impegno a integrare, rispetto a quanto prevede il contratto nazionale il riconoscimento economico per le malattie lunghe. Infine si sono concordate condizioni di miglior favore per i dipendenti vittime di violenza di genere e verifiche semestrali tra la Rsu e l’azienda per l’applicazione delle pari opportunità.

Soddisfatti i sindacalisti che hanno seguito l’accordo

Soddisfatti i sindacalisti Lorena Silvani (Fim Monza Brianza Lecco) e Domenico Alvaro (Fiom Lecco): “Dopo dieci anni di assenza di contrattazione normativa e economica, l’accordo raggiunto è concreto e innovativo – dichiarano -. L’azienda gestita da una multinazionale tedesca ha prospettive di sviluppo economiche con conseguenti possibili future assunzioni. Riconosce l’importanza della formazione, della sicurezza, della conciliazione vita/lavoro e della parte economica”.

Importanti riconoscimenti anche sul fronte delle discriminazioni

“Sono stati inseriti temi fondamentali e innovativi, condividendo azioni contro discriminazioni e violenze di genere. Le organizzazioni sindacali sostengono da tempo, attraverso campagne mirate, che tutte le forme di violenza debbano essere considerate una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona e questo partendo dai luoghi di lavoro. Inoltre è necessario riconoscere, esaminare e studiare la fattibilità di interventi e azioni positive idonee a diffondere comportamenti coerenti con le pari opportunità nel rispetto delle disposizioni di legge e contrattuali, per la tutela dei soggetti più deboli presenti in azienda”.