Voss Osnago, tensione sempre più alta: la proprietà non partecipa al tavolo provinciale di crisi

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Continua lo scontro sindacale tra proprietà e lavoratori

Martedì prossimo in Regione l’audizione sulla Voss Osnago per cercare soluzioni alternative alla chiusura con licenziamento di 70 persone

OSNAGO – Disertato anche il tavolo provinciale di crisi, indetto da Villa Locatelli per aprire un dialogo e un confronto sulla vicenda della Voss di Osnago, l’azienda a rischio chiusura con il conseguente licenziamento di 70 lavoratori. Ieri pomeriggio, la proprietà ha infatti declinato l’invito a prendere parte al tavolo, riservandosi di partecipare all’audizione in programma il 29 dicembre al Pirellone.

Una chiusura al confronto che è arrivata al termine di una giornata in cui i toni dello scontro tra proprietà e lavoratori si sono alzati di molto, dopo l’incidente che ha visto protagonista il sindacalista Andrea Donegà, urtato, mentre era fuori in presidio con gli scioperanti, dall’auto guidata dall’amministratore delegato Socrate Rossi. Una vicenda che ha acuito ancora di più lo scontro tra le parti tanto che ieri in via Stoppani a Osnago si è portato il presidente della Provincia Claudio Usuelli.

“Sono andato per incontrare i lavoratori, molto provati da questi giorni di presidio h 24 e cercare di convincere la proprietà a sedersi al tavolo del confronto. Non entro nella questione sindacale visto che non è di mia competenza, quello che è importante è che ci sia un dialogo e un confronto per cercare soluzioni. Le posizioni attualmente sono molto distanti: è necessario che ognuna delle parti in gioco faccia un passo avanti. Come Provincia abbiamo ribadito la massima disponibilità di aiuto ai lavoratori nelle misure che ci competono, come ad esempio il ricollocamento professionale”.

I vertici della Voss, multinazionale tedesca che ha rilevato nel 2016 la ditta Larga, nata nel 1954 e punto di riferimento del territorio, hanno fatto sapere tramite il proprio consulente e l’amministratore delegato di essere irremovibili sulla decisione di chiudere la torneria di via Soppani e si sono detti disponibili a partecipare all’incontro in Regione di martedì prossimo chiedendo però di poter accedere alla ditta, presidiata sette giorni su sette dai lavoratori che ne temono lo smantellamento dei macchinari, per prendere del materiale da consegnare per non interrompere la filiera produttiva degli altri stabilimenti.

Una condizione sine qua non che ha indispettito nuovamente i sindacati, rendendo difficile quindi l’apertura di un tavolo di confronto. Dal canto loro, i lavoratori continueranno con il presidio permanente anche nei giorni delle festività natalizie. Non si fermano neppure le attestazioni di solidarietà e vicinanza ai lavoratori da parte degli osnaghesi e delle tante persone che hanno a cuore le sorti dell’ex Larga.