Nel lecchese gli stipendi tra i più alti: 12esimi in Italia per reddito

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soldiLECCO – Decima per qualità della vita, dodicesima per gli stipendi più ‘ricchi’ d’Italia: un altro punto messo a segno per Lecco che, dopo essere entrata nella top ten di Italia Oggi tra i capoluoghi dove la vita è migliore (vedi articolo), risulta essere nella parte più alta della classifica sui redditi del JP Geography Index.

In provincia di Lecco lo stipendio lordo annuo medio raggiunge i 30.102 euro, assicurando all’area lecchese il 12esimo posizionamento, otto posizioni in più rispetto all’analoga classifica del 2015.

In testa a tutte le province si conferma Milano (34.414 euro) seguita da quella di Bolzano (32.449 euro) e al terzo posto la provincia di Monza e Brianza (31.874 euro). La Lombardia è la regione con le buste paga più corpose (con una media di 31.542 euro lordi annui), al secondo posto il Trentino Alto Adige (30.721 euro) e l’Emilia Romagna (30.240).

Fanalino di coda il sud e le province di Crotone (23.385 euro), Matera (23.340 euro) e ultima Lecce (23.001 euro), tra le regioni invece Calabria (24.211 euro) e Basilicata (24.051 euro).

Geography Index ha l’obiettivo di far luce sulle retribuzioni relative all’intero territorio italiano, individuando un valore di riferimento per ogni provincia. “Con tale classifica – spiegano i redattori – si vuole tentare di fornire indicazioni su quali sono i territori dove un lavoratore può cogliere opportunità di crescita retributiva”.

L’indice 2016 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito www.jobpricing.it nel corso del 2014, 2015 e 2016. JobPricing è stato utilizzato da circa 500.000 utenti, e il Database di profili retributivi è costituito da circa 250.000 osservazioni.

Le classifiche sono state elaborate tenendo esclusivamente come riferimento la Retribuzione Annua Lorda (RAL). Per ottenere la retribuzione media di ogni provincia si è considerata la composizione di Dirigenti, Quadri, Impiegati e Operai all’interno della provincia stessa, ottenuta tramite l’elaborazione dei Dati Trimestrali sulle Forze di Lavoro (fonte Istat).