Nuove tecnologie: giovani dell’Api in visita alla Sharebot di Nibionno

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NIBIONNO – Nel pomeriggio di venerdì 20 gennaio il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Api di Lecco ha inaugurato il nuovo anno di attività visitando la Sharebot di Nibionno: una vera e propria eccellenza del nostro territorio, emblema di qualità e capacità di innovazione. L’impresa è, infatti, il principale produttore di tecnologie di stampa 3D in Italia e tra i primi in Europa, con oltre 3500 macchine installate e con rivenditori presenti non sono negli Stati europei, ma anche a New York, in India, in Cina e in Russia.

Nata nel 2011 da un’idea di Andrea Redaelli, creatore della prima stampante Sharebot, l’azienda è cresciuta rapidamente grazie alla pronta adesione al progetto di un team di imprenditori (Arturo Donghi, Ambrogio Donghi, Matteo Vittorio Abbiati e Cristian Giussani). La Sharebot conta ad oggi quasi una trentina di dipendenti e un successo che va ben oltre i confini nazionali grazie a un continuo impegno in ricerca e sviluppo sia di software sia di hardware, che ha anche consentito di concepire tecnologie di stampa 3D sempre più innovative. Mission dell’azienda, infatti, è quella di migliorare l’utilizzabilità e l’accesso alle stampanti 3D per introdurre i sistemi di prototipazione rapida nel mondo della piccola e media impresa italiana e internazionale, indipendentemente dal settore produttivo, per innovarne e ottimizzarne l’attività.

 

 

“Le nuove possibilità introdotte dal progresso tecnologico e digitale non solo hanno strutturato le attività del Gruppo Giovani Imprenditori durante il 2016, ma con la visita di oggi le abbiamo volute riproporre potentemente al centro dell’attenzione anche per l’anno in corso – ha dichiarato Luca Lorenzetti, General Manager di Viadana Srl e Presidente dei Giovani Api – L’anno scorso, infatti, l’idea di proporre un corso sull’utilizzo dei social network per l’attività di marketing delle Pmi era nata dalla consapevolezza che oggi, per chiunque voglia restare sul mercato, sia imprescindibile la piena padronanza degli strumenti comunicativi di ultima generazione. Per questa stessa ragione abbiamo voluto toccare con mano una realtà imprenditoriale come la Sharebot che ci rende fieri di appartenere al territorio lecchese, così laborioso, geniale e capace di produrre strumenti di eccezionale qualità, ma che soprattutto offre proprio alle nostre Pmi l’opportunità di servirsi di tecnologie accessibili, estremamente versatili e che accelerano, semplificandolo radicalmente, il processo produttivo e la messa in atto di nuove idee e progetti, come le stampanti 3D”.

“Promuovendo questo genere di attività – ha aggiunto – ci sembra di mettere in atto compiutamente quello che, fin dallo statuto, è lo scopo che il nostro Gruppo Giovani Imprenditori si prefigge: promuovere la ricerca di nuove soluzioni ai problemi innanzitutto di ordine economico e tecnico che la classe imprenditoriale si trova ad affrontare. E siamo certi che il nostro contributo proprio in quanto giovani imprenditori, in un momento di così notevole e rapido cambiamento, giochi un ruolo chiave per le nostre aziende”.

 

 

Oltre alle visite aziendali, finalizzate allo sviluppo di competenze imprenditoriali e manageriali attraverso l’incontro con la generazione di industriali che ha creato lo straordinario tessuto produttivo del nostro territorio, il Gruppo Giovani di Api ha in programma anche l’organizzazione di una missione economica all’estero. 

“È anacronistico e, oserei dire, perfino folle oggi non prendere in considerazione, ma soprattutto non visitare di persona, i mercati esteri più stimolanti in termini di opportunità offerte alla tipologia di imprese specifica del lecchese – ha continuato Lorenzetti – Alla luce delle sofferenze che continuano a bloccare il nostro mercato interno, purtroppo solo guardando oltre confine possiamo valorizzare al meglio la qualità della nostra produzione e le ottime professionalità presenti nelle nostre aziende. Il supporto che come Associazione riusciamo a dare consiste in primo luogo nel confronto e nello scambio di informazioni: in questo modo, condividendo le nostre conoscenze, riusciamo ad affrontare anche i mercati esteri non sprovveduti e in balia, come talvolta capita, di consulenti improvvisati, ma fondando la nostra iniziativa su basi sicure”.

“Un vantaggio che traiamo anche dall’esperienza di oggi alla Sharebot – ha aggiunto Federica Fagioli, Vicepresidente del Ggi – è rintracciabile proprio nella possibilità di conoscere altri imprenditori, attivi in diversi settori produttivi, e confrontarsi con loro, ma anche nello scoprire o nell’approfondire temi di grande attualità imprenditoriale e anche di ampio respiro: in questo modo possiamo tornare alla quotidianità del nostro lavoro affrontandolo con maggiore coraggio e propulsione innovativa. Solo così noi giovani diventiamo il vero motore del cambiamento e possiamo portare un reale contributo all’economia delle nostre aziende e del nostro territorio”.