Ancora proteste alla Spreafico Frutta, la Cgil: “Sui contratti si fa discriminazione”

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Sciopero e nuovo presidio alla Spreafico Frutta. Protesta la Filcams Cgil

“Tempo indeterminato solo per alcuni? Così si discriminano i lavoratori”

DOLZAGO – Non c’è pace alla Spreafico Frutta di Dolzago: dopo alcuni mesi di quiete, sono tornate le proteste ai cancelli della nota azienda di distribuzione di frutta e verdura. Lo sciopero è stato proclamato dalla Filcams Cgil che ha organizzato un presidio davanti alla sede di via Campagnola.

Il sindacato, a novembre, era intervenuto per chiedere che si rasserenasse il clima dentro l’azienda, messa alla prova dalla dura mobilitazione dei Cobas che per giorni avevano effettuato il blocco dei camion in entrata e in uscita dal magazzino. Dopo l’incredibile reazione di lavoratori e proprietà, che avevano occupato per ore la strada provinciale (vedi articolo), si era arrivati ad una tregua grazie alla mediazione del prefetto.

Ora è la Cgil a dover protestare e il motivo sono le recenti trasformazioni da part time  a tempo pieno di contratti con la cooperativa Spazio Lavoro, che fornisce personale alla Spreafico, e che avrebbero riguardato solo una parte di lavoratori, iscritti ai cobas.

“Lo troviamo un atto discriminante nei confronti di tutti gli altri dipendenti della cooperativa” sottolinea Barbara Cortinovis, segretaria provinciale della Filcams Cgil.

“In questi mesi abbiamo continuato a monitorare la situazione ed uno dei temi che da subito avevamo sollevato era quello dell’organizzazione del lavoro, in un’azienda c’è un turn over importante – aggiunge Cortinovis – questa operazione che è stata effettuata crea divisione e pecca di equità. Chiediamo che siano stabilizzati tutti i lavoratori part time, indistintamente dalla sigla sindacale alla quale sono iscritti, e che i loro contratti siano quindi trasformati in full time. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a una discriminazione nei confronti di queste persone, che non hanno avuto la trasformazione del contratto di lavoro pur avendo le medesime caratteristiche lavorative dei loro colleghi. Crediamo fortemente che un risultato debba essere collettivo e migliorativo indistintamente per tutti i lavoratori. Questo ha portato a forti malumori tra lavoratrici e lavoratori del magazzino, in un momento in cui stiamo cercando di normalizzare la situazione”.

 

Nella mattinata di giovedì il segretario Cortinovis ha parlato con i vertici dell’azienda negli uffici, mentre nel parcheggio si è svolto il presidio di lavoratrici e lavoratori. L’incontro non è durato molto.

“Abbiamo lasciato il tavolo con l’impegno da parte della committente, ovvero Spreafico, di portare avanti le nostre richieste”. Il sindacato sarebbe pronto ad uno sciopero ad oltranza se le richieste non saranno ascoltate.

I Cobas: “Bastava chiedere”

Sentiti tirati in causa, i cobas non hanno fatto attendere la loro replica: “Purtroppo Filcams-Cgil non arriva o arriva seconda al S.I. Cobas come sempre, di fatto già da tempo abbiamo contestato alle società i contratti part time e poi ottenuto la trasformazione a full time per i lavoratori/trici a noi iscritti, ben 13 posizioni. La prima regola per ottenere degli obbiettivi è quella di chiedere! Probabilmente Filcams-Cgil non lo ha fatto e, solo ora che S.I. Cobas ha ottenuto anche questo importante risultato, si sono svegliati ? I fatti dicono questo”

“E’ curioso, allo stesso tempo divertente – proseguono – come i funzionari di Filcams-Cgil anche in occasione del loro sciopero odierno si riferiscano a noi cercando di denigrarci, chiedendo riconoscimenti ai propri iscritti per non aver scioperato nel mentre gli iscritti al S.I. Cobas hanno dovuto necessariamente fare iniziative sindacali, perdendo parte del proprio salario, per ottenere migliorie economiche per tutti i lavoratori, compresi gli iscritti al sindacato confederale che vanta di firmare i CCNL ma poi non fa nulla per farli applicare; troppo comodo ottenere risultati con i sacrifici altrui”.