La Nostra Famiglia, i dipendenti: “C’è apertura ma non una soluzione”

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L’Rsu de La Nostra Famiglia: “Speriamo che la trattativa evolva in senso positivo”

“L’azienda ha specificato che intende vagliare le modalità con cui le Regioni daranno corso ai finanziamenti, ma ‘senza con ciò innovare sulla decisione originariamente assunta’”

BOSISIO PARINI – “Siamo coscienti che si sia aperto un piccolo spiraglio, ma la situazione non si è ancora risolta”. Queste le parole dei lavoratori de La Nostra Famiglia alla luce dei recenti sviluppi sulla questione della modifica dell’applicazione del contratto nazionale, comunicata lo scorso 27 gennaio.

Martedì 18 febbraio i rappresentanti dell’Associazione “La Nostra Famiglia” hanno incontrato le Organizzazioni Sindacali per affrontare la questione e, al termine della seduta, le due parti hanno redatto due differenti comunicati attraverso cui notificare quanto emerso ai dipendenti.

Ed è stata proprio una frase riportata nel comunicato emesso da La Nostra Famiglia a destare le preoccupazioni di questi ultimi: “Leggendo il comunicato emesso dalle Organizzazioni Sindacali, avevamo sperato che il Cda avesse preso un mese di tempo per decidere se sospendere o meno il nuovo contratto tanto che come lavoratori abbiamo cessato qualsiasi attività di protesta proprio per favorire un clima di dialogo – ha spiegato Sara Zacchi, in rappresentanza della Rsu de La Nostra Famiglia – Nel suo comunicato, però, l’azienda ha specificato che intende vagliare le modalità con cui le Regioni daranno corso ai finanziamenti, ma ‘senza con ciò innovare sulla decisione originariamente assunta’. Quest’ultima frase ci fa temere che non ci sia alcuna intenzione di invertire la rotta attualmente percorsa”.

A questo si aggiunge poi un altro fatto: “Ci siamo resi conto che il messaggio fatto passare, tanto in Brianza quanto nel resto d’Italia, è che la questione si fosse risolta con un passo indietro da parte dell’azienda – ha continuato Sara Zacchi – In realtà, pur essendo stata momentaneamente sospesa l’applicazione del nuovo contratto e pur essendoci stata un’apertura alle trattative, la situazione non è stata per nulla risolta perché il 30 aprile è la data di definitiva applicazione del nuovo Ccnl e l’azienda sembrerebbe aver già dichiarato quali siano le reali intenzioni”.

Entro il 30 aprile le Organizzazioni Sindacali hanno la possibilità di verificare l’applicabilità del nuovo contratto, la cui entrata in vigore era stata originariamente stabilita unilateralmente dall’azienda per il 1° febbraio e ora momentaneamente rinviata.

A fronte di tale situazione, i dipendenti hanno quindi concluso: “Siamo coscienti che si sia aperto un piccolo spiraglio su cui contiamo molto e vorremmo che la trattativa si evolva in maniera positiva, però non vogliamo che si pensi che la situazione si sia risolta. Per ora rimaniamo in attesa di nuovi sviluppi e chiediamo ai nostri rappresentanti sindacali di restare uniti a quel tavolo, portando avanti la nostra causa e arrivando a una soluzione costruttiva”.