Addio all’imprenditrice Laura Maggi, patrona della Invernizzi Presse

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L'imprenditrice Laura Maggi

Scomparsa la patrona di Invernizzi Presse, l’imprenditrice Laura Maggi

Originaria di Pescate. Da 35 anni era associata all’Api di Lecco

PESCATE / LECCO – Mondo dell’imprenditoria lecchese in lutto per la scomparsa di Laura Maggi, titolare della Invernizzi Presse di Pescate, storica azienda fondata dal marito Mario Invernizzi oltre un mezzo secolo fa.

Aveva 85 anni. “Una donna imprenditrice che, dopo la morte del marito nel 2001, ha saputo portare avanti l’azienda con una capacità e una forza decisionale che l’ha sempre contraddistinta – la ricorda Luigi Sabadini presidente di Api Lecco, l’associazione delle piccole e medie industrie – una passione che è riuscita a trasmettere anche ai suoi tre figli (Luca, Michele e Paolo) che stanno proseguendo sulle orme dei genitori, mantenendo alto il successo dell’impresa di famiglia”.

Invernizzi Presse da 35 anni è associata all’Api di Lecco e conta 33 dipendenti. “Non posso che avere un pensiero affettuoso per lei – spiega Marco Piazza, co-direttore dell’associazione lecchese – fin dal mio arrivo in Api ho avuto modo di conoscere la sua capacità di stimolare il confronto su questioni significative e d’interesse per tutti gli altri imprenditori e che necessitavano soluzioni mai banali”.

“La storia dell’imprenditoria lecchese – ha sottolineato ancora Piazza -è proseguita negli anni grazie a figure come lei e la sua scomparsa lascia un vuoto importante”. I funerali si svolgeranno sabato alle ore 10.45  presso la Basilica di San Nicolò a Lecco.

Era stata consigliere comunale a Pescate

Laura Maggi ha abitato a Pescate fino al 2004 quando ha deciso di trasferirsi a Lecco. “La sua vita è stata Pescate – ricorda il sindaco Dante De Capitani – ha lavorato fino all’ultimo nella sua azienda dove solo ultimamente si vedeva meno per questioni di età. E’ stata anche consigliere comunale negli anni Novanta dando un contributo significativo al paese che amava”.

“Una signora gentile e disponibile ma con la determinazione tipica delle donne d’impresa – ricorda ancora De Capitani – Ogni Natale le scrivevo per ringraziarla degli allestimenti nell’aiuola sulla rotonda, al confine con Galbiate – su cui è posto un ulivo – di cui l’azienda si prendeva cura, mettendo stelle di natale d’inverno e fiori in primavera. La notizia della sua scomparsa è stata inaspettata, perdiamo uno dei riferimenti della nostra cittadina”.