Maggi Catene, i sindacati: “Non lasciamo nulla di intentato”

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Lunedì il primo tavolo istituzionale volto alla richiesta di cassa integrazione straordinaria per 53 lavoratori dell’azienda olginatese

OLGINATE – “I tavoli istituzionali sono fondamentali per costruire un percorso finalizzato alla richiesta di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Dobbiamo fare rete e ‘sfruttare’ quest’opportunità per dialogare con tutti gli enti territoriali e far sì che le nostre richieste vengano accolte”. Lo ha dichiarato Elena Rossi, sindacalista della Fiom Cgil, in merito alla situazione della Maggi Catene di Olginate, dichiarata fallita a inizio del mese di giugno.

Proprio pochi giorni fa è stato annunciato, per lunedì 24 giugno, un primo incontro con il curatore fallimentare a cui farà seguito, nel pomeriggio, un altro tavolo con la Provincia di Lecco: “Parliamo di 53 lavoratori – ha ribadito Rossi – non possiamo e non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Dopo questi primi due tavoli è nostra intenzione aprire un tavolo Regionale e quindi Nazionale ma, prima di rivolgerci al Ministero, è necessario vagliare bene i criteri per il sostegno al reddito. Al tavolo Regionale poi valuteremo tutte le politiche attive, ovvero quelle pratiche volte alla ricollocazione del lavoratore”.

Ancora ignote le tempistiche, che non si prospettano brevi: “Di fatto – ha spiegato la sindacalista – l’accordo di cassa integrazione per cessazione dell’attività va formalizzato al Ministero che deve a sua volta verificare la presenza effettiva di copertura finanziaria prima dare il via libera. I tempi non saranno quindi brevi ma da parte nostra ci siamo mossi subito richiedendo gli incontri con gli enti preposti”.