Maggi Catene, incontro sindacati-curatore. Chiesto al Ministero un anno di ‘cassa’

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Incontro tra Fiom, Fim e Uim con il curatore nominato dal tribunale per seguire il fallimento della Maggi Catene

 

VALMADRERA – Questa mattina presso lo studio del dottore Giombelli curatore della Maggi Group si è svolto il primo incontro con i sindacati per discutere del futuro della Maggi Catene e in particolare dei Lavoratori che ad oggi sono stati sospesi, come previsto dall’art 72 della legge fallimentare.

“L’attività aziendale è completamente ferma – spiega Elena Rossi della Fiom Cigl, al tavolo insieme a Marco Oreggia per la Fim e Igor Gianoncelli per la Uilm – Ad oggi ancora non ci sono linee ben definite per il futuro in quanto la curatela non ha ricevuto formali manifestazioni di interesse”

“L’iter per i lavoratori che abbiamo condiviso – prosegue la sindacalista – è di chiedere al Ministero 12 mesi di cassa integrazione per cessazione e contestualmente di attivare la procedura per permettere al lavoratore se riuscirà a ricollocarsi presso un altro datore di lavoro, di accedere alla Naspi”.

“Da questo primo tavolo esco soddisfatta di aver appreso che la curatela si attiverà immediatamente per le varie richieste da fare prima al giudice poi al Ministero – continua Rossi – L’attivazione della cassa integrazione straordinaria prevede il coinvolgimento di varie istituzioni La Provincia e la Regione, le quali sono già state contattate da noi e con le quali abbiamo già avuto un confronto in modo da svolgere tutti i passaggi correttamente”.

Il prossimo incontro è già fissato per il 24 giugno quando si svolgerà anche il tavolo provinciale.

“La macchina del fallimento è lunga e complessa – prosegue Rossi – ma non abbiamo perso un secondo di tempo ci siamo messi in moto immediatamente. L’accordo di cassa per cessazione deve essere formalizzato al Ministero, il quale deve verificare che ci siano le coperture economiche. Questo prevede la legge, quindi i tempi si dilateranno ma una volta concessa darà copertura economica dal giorno del fallimento”.

“Anche se i soldi concretamente arriveranno dopo qualche mese, purtroppo. Un passo alla volta assisteremo al meglio i lavoratori”.