Maggi Catene. Richiesta di proroga al tribunale e nuova liquidità

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Piano di concordato. Nuovo incontro ieri tra sindacati e azienda

Rassicurazioni ai lavoratori e nuova liquidità in arrivo

OLGINATE / LECCO –  Il piano concordatario alla Maggi Group sarà modificato. È stato questo l’impegno assunto dai vertici dell’azienda metalmeccanica di Olginate nell’incontro avvenuto martedì pomeriggio negli uffici di Confindustria a Lecco.

Al tavolo, insieme ai dirigenti della società (con i loro avvocati e consulenti legali), c’erano anche i sindacalisti di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil.

“Siamo riusciti a dare continuità a un percorso che verbalmente avevamo già condiviso con l’azienda e che porterà alla modifica del piano concordatario – spiega il segretario generale della Fiom Cgil Lecco Maurizio Oreggia che sta seguendo la situazione dei 53 lavoratori insieme alla funzionaria Elena Rossi –  I rappresentanti della Maggi hanno comunicato che già domani procederanno con la richiesta di proroga di 45 giorni al giudice, così da ottenere anche un rinvio dell’adunanza dei creditori”.

“È molto importante – prosegue Oreggia – perché così si potranno apportare integrazioni al piano concordatario che abbiano come obiettivo il riposizionamento di tutti i crediti dei lavoratori al 100%, oltre a un piano complessivo che sia ancora più credibile rispetto a quello presentato prima. Anche nella relazione del commissario, infatti, non emergeva una valutazione positiva. Per questo l’azienda è interessata a rivedere il documento”.

“Le integrazioni da inserire comunicateci dall’azienda – prosegue Oreggia – riguardano l’apporto di finanza esterna da parte di uno dei soci, che ha dato disponibilità a garantire liquidità che andrà a onorare tutta la parte che mancava per coprire i crediti dei lavoratori. Ulteriori risorse potranno derivare dalla vendita di alcuni immobili”.

“L’ incertezza sulle prospettive non sono venite meno, però registriamo la volontà dei legali e commercialisti nel produrre un piano di revisione, finalizzato a riportare il credito del Tfr, nell’ambito del credito privilegiato – commentano il segretario della Uilm,  Enrico Azzaro e l’operatore Igor Gianoncelli – l’iter non sarà tutt’altro che semplice, attendiamo con fiducia che il Tribunale d Lecco si esprima favorevolmente, certo molto dipende dalla revisione e da cosa a scrive. La fattibilità del nuovo piano concordatario deve tenere assieme progetto industriale e sostenibilità finanziaria. Questo è il punto”.

“La proroga non significa che i problemi si siano risolti, si sta solo confermando ciò che avrebbe dovuto essere al posto giusto nel piano, ovvero i crediti dei lavoratori. In futuro si aprirà una discussione su tutto il piano, questo è solo l’inizio di un lungo percorso” Marco Oreggia di Fim Cisl.