Pensione. Fnp Cisl difende i 15 anni di contribuzione minima

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LECCO – La Fnp Cisl di Lecco dice no all’eliminazione del diritto dei 15 anni di contribuzione minima per il diritto alla pensione, e per questo ha dato vita a una raccolta firme presentata e motivata mercoledì mattina dal segretario generale della Fnp Cisl di Lecco, Marco Colombo e dal responsabile del Patronato Inas Lecco, Norberto Pandolfi.

La Fnp Cisl di Lecco ha deciso una raccolta di firme per difendere il diritto alla pensione. Un diritto che nella fattispecie è quello di quanti hanno smesso di lavorare entro il 1992 avendo maturato il requisito contributivo minimo richiesto a quel tempo, cioè 15 anni di versamenti. Requisito decaduto dal 1993 in poi – l’anzianità contributiva minima richiesta oggi è diventata di 20 anni – ma rispettato dai governi che si sono succeduti, ponendo sempre in deroga, ad ogni riforma del sistema pensionistico, il pagamento del dovuto a quanti si erano ritirati dal lavoro secondo le norme vigenti appunto fino al 31 dicembre 1992.

Non si è comportato così l’attuale governo. La legge Fornero si è “dimenticata” della situazione e così molte persone che stanno aspettando di poter ricevere la pensione maturata, pagabile solo al compimento del limite di età previsto dalla legge (e anche qui si è passati, nel tempo, dai 55 ai 60 anni e ora ai 66 anni), rischiano di non vedersi pagato un assegno dovuto. E, per sottolineare la situazione paradossale, si pensi che queste persone potrebbero effettuare versamenti volontari per 5 anni, arrivando così ai 20 anni di contribuzione minima e ricevere la pensione. Ma l’operazione avrebbe un costo di circa dieci mila euro per gli interessati, di molto superiore a quello che il pensionato o la pensionata (e sono la maggioranza) in questione potrebbe incassare in anni e anni di assegno.

“Stiamo parlando – precisa Marco Colombo – di persone che hanno fatto un preciso contratto con lo Stato, rispettando norme in vigore e comportandosi di conseguenza. Parliamo, inoltre, di pensioni minime, di 100, 150, 200 euro al mese. Ora, la mancata previsione di una deroga per loro, nella riforma Fornero, è una violazione del patto tra i cittadini e lo Stato. Alcuni cittadini, in particolare donne, hanno rispettato le regole previste e adesso si trovano gabbati”.

La Fnp Cisl si mobilita perché la situazione attuale” è in palese violazione dei diritti dei lavoratori – conclude Colombo – Speriamo che la raccolta firme serva a smuovere il governo e rimediare a una vera ingiustizia”.

Le firme saranno raccolte presso le sedi Cisl di tutta la provincia di Lecco.