Premio di produttività detassato: accordo tra Api Lecco e sindacati

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Il presidente di Api, Lugi Sabadini con Wolfango Pirelli (Cgil), Rita Pavan (Cisl), Salvatore Monteduro (Uil)
Il presidente di Api, Lugi Sabadini con Wolfango Pirelli (Cgil), Rita Pavan (Cisl), Salvatore Monteduro (Uil)
Il presidente di Api, Lugi Sabadini con Wolfango Pirelli (Cgil), Rita Pavan (Cisl), Salvatore Monteduro (Uil)

 

LECCO – Un accordo dove vincono tutti, aziende e lavoratori: così è stata presentata l’intesa raggiunta a Lecco tra sindacati Cgil, Cisl, Uil e Api, l’associazione delle piccole medie industrie, sui premi di produttività ai dipendenti e alla loro detassazione concessa dalla Legge di Stabilità 2016.

Un’agevolazione fiscale che abbassa il tetto dell’aliquota al 10%, azzerandola nel caso il lavoratore chieda di utilizzare l’incentivo in spese per servizi di welfare, dalla sanità agli asili nido, ai buoni pasto, all’assistenza integrativa. Spetterà allo stesso lavoratore scegliere se scambiare il premio retributivo con prestazioni di welfare integrativo.

“La nostra associazione aveva già messo in campo in passato iniziative di welfare aziendale, ed ora estendere questa possibilità ai dipendenti di tutte le piccole medie aziende è un vero orgoglio – ha sottolineato il presidente di Api Lecco, Luigi Sabadini – un accordo ritagliato su misura per le nostre aziende, che sono l’ossatura del tessuto economico italiano e che spesso, però, vivono di provvedimenti strutturati sulle grandi industrie”.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla Cgil, condotta dal segretario provinciale Wolfango Pirelli che ha sottolineato come l’accordo vada ed integrare la contrattazione ordinaria: “Crescita e benessere passano anche da accordi territoriali come questo” ha spiegato il sindacalisti della Cgil lecchese.

GAAA , Mauro Gattinoni e Luigi Sabadini (Api) insieme ai rappresentanti sindacali
Mario Gagliardi , Mauro Gattinoni e Luigi Sabadini (Api) insieme ai rappresentanti sindacali

 

“Entrambe le parti, lavoratori e azienda, guadagnano qualcosa da questo accordo – ha rimarcato Rita Pavan della Cisl Monza Brianza Lecco – la produttività non si ottiene aumentando i ritmi lavorativi ma consentendo ai dipendenti di lavorare in meglio”.

La riduzione del costo del lavoro, ha sottolineato il direttore di Api Mauro Gattinoni, è il principale beneficio per le imprese che per aderire possono muoversi in intesa con i sindacati oppure, in mancanza di rappresentanze sindacali all’interno dell’azienda, ha ricordato il dirigente Api Mario Gagliardi, comunicando l’istituzione del premio di risultato direttamente ai dipendenti e segnalando l’iniziativa al comitato (nato in virtù dell’accordo sottoscritto tra Api, Cgil, Cisl e Uil) incaricato di monitorare e verificare le procedure di rilascio dell’indennizzo ai lavoratori.

“In periodo in cui le risorse per il sociale e la sanità vengono ridotte – ha commentato Monteduro, segretario della Uil del Lario – questo accordo va a sviluppare un welfare integrativo ed anche, incrementando il reddito dei lavoratori, ad incidere sui consumi interni”.

Consumi che, nel caso delle spese per servizi sociali e sanitari, possono portare effetti benefici direttamente ai soggetti del terzo settore situati sul territorio lecchese. Oggi l’opportunità si sviluppa singolarmente tra lavoratore, azienda e fornitore della prestazione, in futuro potrebbe però essere sviluppata una rete locale di servizi convenzionati per i dipendenti delle piccole medie imprese lecchesi. Non a caso l’accordo siglato in Api resta aperto alle iniziative di welfare territoriale che verranno promosse dal Tavolo di Sviluppo Territoriale della Provincia di Lecco.